Trasformatori di Uscita - cosa cambia se .....

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kagliostro
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Trasformatori di Uscita - cosa cambia se .....

Messaggio da kagliostro »

Spero che la sezione per postare sia giusta, in caso contrario prego i moderatori di spostare il thread

---

Ho una domanda riguardo i Trasformatori di uscita (dopo diverso tempo ho ricominciato a studiarmi l'argomento, ma di quanto sapevo, non molto, ricordo ben poco)

In pratica sappiamo che un Trasformatore di Uscita non ha una sua impedenza ma un rapporto di trasformazione

per cui se acquisto un TU da 2K / 4ohm e all'uscita collego un altoparlante da 8ohm l'impedenza riflessa vista dalle valvole raddoppia e passa dai 2K di targa a 4K

quello che non riesco a ricordare è cosa si perde nel farlo

in pratica

quando invece di avere a disposizione un TU corretto per un finale che richiede 4K se ne ha invece uno pensato e costruito ufficialmente per 2K

e si ricorre al trucchetto di connettere un altoparlante da 8ohm per avere la desiderata impedenza riflessa, cosa succede in negativo, dove si va a perdere ?

Qualcuno mi può aiutare ?

Grazie

K
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UnixMan
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Re: Trasformatori di Uscita - cosa cambia se .....

Messaggio da UnixMan »

kagliostro ha scritto: In pratica sappiamo che un Trasformatore di Uscita non ha una sua impedenza ma un rapporto di trasformazione
[...]
Vero, entro certi limiti un trasformatore non ha una sua impedenza propria, "riflette" quella che c'è collegata dall'altro lato secondo il suo rapporto di trasformazione.

Però un trasformatore è costituito da due avvolgimenti accoppiati magneticamente, ciascuno dei quali ha una sua induttanza propria (induttanza primaria e secondaria), il cui rapporto stabilisce quello di trasformazione.

Un trasformatore può "riflettere" al primario l'impedenza connessa al suo secondario solo se "ha abbastanza induttanza" per farlo.

Se lasci il secondario scollegato (aperto), quello che vedi al primario (componenti parassite a parte) non è che un semplice induttore. Che, come qualsiasi altro, presenta una impedenza - proporzionale alla sua induttanza - che cresce al crescere della frequenza (Xl=2*Pi*f*L).

Se chiudi il secondario su un carico, finché il prodotto dell'impedenza di carico per il rapporto di trasformazione (cioè l'impedenza riflessa) è inferiore all'impedenza data dall'induttanza primaria (a quella data frequenza) va tutto bene... ma, se al contrario l'impedenza riflessa dovrebbe essere maggiore, ovviamente il trasformatore non ce la può fare e quindi smette di comportarsi come un semplice trasformatore ("ideale").

In altre parole, per ogni data frequenza l'induttanza data dall'impedenza primaria pone un limite max all'impedenza riflessa, oltre la quale il trasformatore "non ce la fa".

Quindi, il trucco di raddoppiare l'impedenza riflessa raddoppiando il carico lo puoi fare solo se il TU ha una induttanza primaria sufficientemente alta. In caso contrario, come minimo ti ritrovi con una risposta calante alle basse frequenze...
Ciao, Paolo.

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kagliostro
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Re: Trasformatori di Uscita - cosa cambia se .....

Messaggio da kagliostro »

In sostanza, semplificando, usando in modo diverso da quello di progetto un TU ciò che è più probabile venga perso se si cerca di farlo lavorare per un'impedenza riflessa diversa da quella prevista è che si perda risposta sulle basse frequenze

(Perlomeno se si cerca di farlo lavorare con un'impedenza più alta ?)

Grazie

Franco
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