Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

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franmat
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Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da franmat »

Salve a tutti.
So che probabilmente la seguente mia richiesta non è pertinente alla sezione, dato che il mio quesito riguarda un DAC. Presumo però che il problema che di seguito vi illustro riguardi lo stadio d'uscita a tubi. Mi spiego...

Mi è capitato tra le mani un anziano Audio Note DAC3 un pochettino acciaccato. Volevo confrontarmi con qualcuno di voi esperto su tale oggetto per capire cosa non quadra. Nello specifico vi è un canale che sembra suonare normalmente mentre l'altro va e viene . Quando entrambi presenti l'immagine è ben centrata, senza alcuno sbilanciamento. Il tutto funziona benissimo all'accensione e dopo circa 30 minuti un canale si ammutolisce quasi del tutto.
Ho provato a scambiare le valvole, cavi... insomma i primi controlli per scongiurare problemi banali. Mi pare a questo punto che il problema sia a livello di circuito. Nei prossimi giorni procederò ad un controllo delle varie tensioni. Chiedo se qualcuno può indirizzarmi su dove mettere le manine....Sarebbe un peccato non metterla a posto, visto che comunque da quel poco che ho ascoltato mi pare una macchina di buon livello.
Di seguito inserisco link ad uno schema, penso abbastanza simile:

Immagine

Più di qualcuno mi ha indicato come possibile colpevole il trasformatore di accoppiamento tra scheda dig. ed analogica. Cosa ne pensate? Spero di no altrimenti sarebbe un problema trovarne il ricambio, anche se a tutti gli effetti mi paiono dei sowter.

Dopo averlo reso funzionante in maniera continuativa mi piacerebbe fargli un tagliando completo, e magari qualche upgrade (trasformatore apposito per la parte digitale, qualche condensatore nuovo etc..).

Ne approfitto anche per chiedervi la seguente questione. Ma un kit del genere: http://www.ebay.it/itm/Audio-Note-DAC-F ... 564db9563e permetterebbe di utilizzare il dac anche con file ad alta definizione (fino a 96khz)?

Saluti

Francesco
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gluca
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da gluca »

i trafi saranno audionote ... non penso vadano a prendere i trafi dalla concorrenza. il problema potrebbe essere ovunque ... sezione digitale, analogica, alimentazione, qualche saldatura saltata ma è poco probabile che sia il trafo.

quel kit va bene sino a 96kHz, ottimo il dac 1704|
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da franmat »

gluca ha scritto:i trafi saranno audionote ... non penso vadano a prendere i trafi dalla concorrenza. il problema potrebbe essere ovunque ... sezione digitale, analogica, alimentazione, qualche saldatura saltata ma è poco probabile che sia il trafo.

quel kit va bene sino a 96kHz, ottimo il dac 1704|
Ciao gluca e tutti.
Vi aggiorno sulla questione. Dopo aver fatto tutti i controlli del caso e non riuscendo a venirne a caso ho provato ad invertire i trasformatori (dovrebbero essere quelli indicati come filter sullo schema che ho postato nel precedente messaggio) e magicamente il problema si è manifestato sull'altro canale, il sinistro.
A questo punto non avrei dubbi nel pensare che il colpevole è lui. Mi sembra strano che il disturbo compaio dopo un pò di tempo (circa 20 minuti) dall'accensione.
Ma soprattutto mi chiedo come possa essere possibile che un componente passivo del genere possa smettere di funzionare di punto in bianco.
Ho contattato audionote per capire se possono procurarmi il pezzo di ricambio. Attendo notizie, anche perchè la vedo dura ripararlo altrimenti.

In attesa di risposta da AN ne approfitto per chiedere se ha senso provare una ricappatura generale dell'apparecchio. Dovrebbe essere più che maggiorenne e ricordo che è la versione base, ossia senza i famosi black gate ma con elettrolitici abbastanza economici. Inoltre la sezione digitale ha condensatori ceramici sparsi ovunque:
http://www.audiotecnico.it/modifiche/mo ... ac3/d3.htm
e soprattutto lui, il condensatore catodico....Secondo voi vale la pena sostituirlo con qualcosa di performante? con che cosa?
Spero in un vostro riscontro.
Saluti e grazie in anticipo.

Francesco
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da mrttg »

Forse se chiedi a Diego Nardi forse ha qualcosa.
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da gluca »

i ceramici del digitale li lascerei stare dove sono. gli elettrolitici potrebbero essere sostituiti per precauzione se anziani. per il bypass catodico (lo schema è SRPP?) c'è l'ìimbarazzo di un'ampia scelta
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da franmat »

mrttg ha scritto:Forse se chiedi a Diego Nardi forse ha qualcosa.
Ho provato a chiamare NARDI,
mi dice che vanno bypassati ed il tutto non influisce, se non migliora, il risultato sonico......
Boh!!!

forse faccio fare il bypass a Nardi, almeno non ho più il problema del filtro, che a quanto pare ogni 3*2 si rompe...
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da mrttg »

franmat ha scritto:
mrttg ha scritto:Forse se chiedi a Diego Nardi forse ha qualcosa.
Ho provato a chiamare NARDI,
mi dice che vanno bypassati ed il tutto non influisce, se non migliora, il risultato sonico......
Boh!!!

forse faccio fare il bypass a Nardi, almeno non ho più il problema del filtro, che a quanto pare ogni 3*2 si rompe...
Se hai lo schema non dovrebbe essere difficile fare questa operazione.
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da franmat »

mrttg ha scritto:
franmat ha scritto:
mrttg ha scritto:Forse se chiedi a Diego Nardi forse ha qualcosa.
Ho provato a chiamare NARDI,
mi dice che vanno bypassati ed il tutto non influisce, se non migliora, il risultato sonico......
Boh!!!

forse faccio fare il bypass a Nardi, almeno non ho più il problema del filtro, che a quanto pare ogni 3*2 si rompe...
Se hai lo schema non dovrebbe essere difficile fare questa operazione.
Ciao a tutti.
Volevo solo dirvi che stasera son riuscito a metterci una pezza. Dietro indicazione di Martin Grennall di AN sono riuscito a bypassare i filtri. Non si trattava solo di ponticellare ma occorre cambiare anche un paio di resistenze. Non ci sarei mai arrivato da solo.

Sta di fatto che ora il dac sta suonando, e devo dire anche alla grande nonostante l'età. Veramente ottimo, e nemmeno così pompato in gamma bassa, come lascerebbe pensare la tipologia di apparecchio. Complimenti ad AN

Per il momento me lo godo così com'è. Prossimamente penso di farci qualche lavoretto su. Vi tengo aggiornati.

Grazie a tutti

Francesco
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da franmat »

Salve a tutti,
ritorno sull’argomento dopo avere studiato il dac3 un po’ di più. Ho recentemente acquistato e montato l’upgrade venduto su ebay da ASE-tuning e devo dire che sono soddisfattissimo del risultato. Questo dac è veramente una macchina riuscitissima e nonostante l’età riesce a dare delle soddisfazioni enormi, tenendo conto che con l’upgrade la liquida va alla grande.
Visto che l’esemplare da me posseduto ha ormai 19 anni penso sia opportuno riportarlo al 100% delle sue possibilità, magari migliorandolo ma senza spendere un occhio della testa. Faccio una premessa, l’esemplare che possiedo ne ha viste di cotte e di crude, è impiastricciato di blue tak, sporco e malmesso. Ecco perché ho pensato di metterci le mani su. Ma prima ovviamente ho necessità di confrontarmi con voi, per capire se quello che ho intenzione di fare ha senso o meno.

Ho quindi iniziato a vedere il circuito in dettaglio, partendo dalla scheda digitale, passando poi per le alimentazioni e per finire, la scheda analogica.
Innanzitutto mi sono documentato rispetto alle varie versioni e devo dire che le differenze tra, ad esempio, dac3 dac3signature e dac4signature, si riducono quasi esclusivamente a diversa qualità della componentistica.
Riporto di seguito un po’ di schemi.
Dac2/dac3: http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=853
DAC4signature: Immagine

Premesso che la prima grande differenza tra le versioni normali e signature è nei condensatori elettrolitici, ho provato a capire che materiale cercare in sostituzione dei mitici BG (ormai intoccabili, ho giusto una coppia da 680uf non polarizzato). Ho cercato quindi di dividere per punti gli interventi che voglio eseguite sul dac nella speranza di avere un vostro riscontro/parere. Andiamo per gradi.
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da franmat »

1 - Iniziamo dall’ingresso digitale SPDIF con in parallelo il BNC.
Praticamente il condensatore giallino, da 0.1uf, è in serie al segnale. Ho visto che alcuni sostituiscono tale condensatore con un plastico, o comunque con qualcosa di buona qualità. Pensavo di fare anche io la stessa cosa. Quello di color arancio, un tantalio penso, è di valore pari a 4,7uf. Pensavo di sostituirlo con un OS-CON di pari valore, anche se difficile da trovare (su ebay ne girano da 6,8uf, possono andare bene ugualmente?). Come potete/potrete vedere l’ex proprietario ha pensato bene di rivestire ogni chip con quella sostanza nera. Altro interrogativo. Necessito di due ingressi digitali. Mi chiedevo se posso inserire un interruttore per selezionare il BNC o SPDIF in funzione di quale voglio utilizzare. oppure mi conviene tenerlo così e se voglio optare per una sorgente spengo l'altra?

2 – Passiamo poi al ricevitore, il vecchio YM36238, ora sostituito con il nuovo di ASE tuning.
Qui troviamo 3 condensatori da 4,7uf arancioni, penso anche qui da sostituire con degli OSCON (nei dac signature vi erano i BG). Al solito il condensatore giallino da 0,1uf in parallelo ai due arancioni in basso. Non so se è il caso di metterci un plastico. Da 0,1 uf ne ho parecchi, in particolare degli evox MMK. I blu sono a 10pf (c46/c45) e 4,7nF (c47). Sottolineo che nel dac4 signature i tre blu son gli stessi. Forse conviene non sostituirli?
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Ultima modifica di franmat il 17 feb 2013, 22:43, modificato 1 volta in totale.
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da franmat »

3 – Il filtro digitale
Per fortuna qui abbiamo poca roba. I soliti arancioni da 4,7uf da sostituire con gli OSCON (o se conoscete altre tipologie che possono andar bene, ben vengano. Una cosa è certa, di plastici idonei nisba…). Il blu è un 100pf…non so se cambiarlo, cosa ne dite?

4 – Convertitori PCM63k, ora 1704k
Qui abbiamo ben 10 arancioni da 4,7uf. Nel dac più bello eran tutti BG della serie F se non erro. Penso di andare di OSCON, anche perché il patron di ASEtuning utilizza ormai questi. Ci sono inoltre ben 4 condensatori giallini, per singolo convertitore, da 0,1uf; non so se cambiandoli avrei miglioramenti. Voi cosa ne pensate? La cosa simpatica, inoltre, sono i carta ed olio da 0,022uf. In altri dac ho visto valori da 0,018. I condensatori sono del 1990…..Sembrano in buone condizioni ma mi chiedo quanto ancora potranno durare (a quanto pare nei dac AN i carta ed olio hanno vita breve a causa delle alte temperature che causano l’asciugatura degli stessi… :lol: Posto che dallo schema non riesco a capire quanto e come influisce sul suono questo condensatore (quello da 0,022 intendo), chiedo a voi un parere su cosa fare, se lasciarli, sostituirli con degli stessi oppure metterci dei plastici tipo sonicap (ne ho già un paio…) e non pensarci più per i prossimi 50 anni……

5 – Condensatori di alimentazione presenti sulla scheda digitale e ponte.
Eccola qui, nel suo splendore, l’intera scheda digitale. I condensatori di alimentazione sono in totale 15 che nelle versioni più belle erano, al solito, dei BG. Mi chiedo cosa si possa utilizzare che sia qualitativamente dello stesso livello e con funzioni diverse rispetto agli OS-con, selezionati prima. Vediamo nel dettaglio che valori hanno. Subito dopo il ponte ne abbiamo 4 da 2200 uf, 35v di dubbia qualità. A proposito di ponte diodi, cosa ne dite di sostituire l’esistente con qualcosa di più performante tipo: http://www.ebay.it/itm/Diode-HFA08TB60- ... 2c6bc39da0 oppure simili? Ne vale la pena?
Consigliatemi pure dato che non so quali possono essere i meglio performanti. Tornando ai 4 da 2200, ed in generale anche per gli altri, mi chiedo se occorre attenersi strettamente ai valori di capacità riportati sullo schema. Questo perché in giro di ELNA-Silmic (sempre che possano essere validi per tale applicazione), ad esempio, ho trovato solo valori da 1000uf o 3300uf.Gli altri valori invece sono: 2x4700uf 16v (celesti, nei pressi del banco dei BDT95), 6x 220uf 16v e 3x100uf 50v. Anche qui, di SILMIC si trovano i 220 e 100, mentre per i 4700 bisogna ricorrere ad altro. Voi con cosa sostituireste i condensatori presenti?
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Ultima modifica di franmat il 17 feb 2013, 22:44, modificato 1 volta in totale.
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da franmat »

6 – Filamenti
3 condensatori da 4700uf 16v (quelli di colore celeste) ed uno da 220…Anche qui. Quali sono le caratteristiche da privilegiare al fine di ottenere il miglior risultato per quanto concerne i filamenti? Ovviamente, nei dac della serie signature vi erano BG. Certo si potrebbe andare di panasonic…che dite? Per quanto riguarda il ponte lascio quello che c’è oppure cerco quelli ultrafast soft etc..?

7 – Alimentazione scheda stadio di uscita….
Ora viene il bello….. Da schemi allegati praticamente la grossa differenza tra i dac 3 e 4, a parte i condensatori BG, è l’alimentazione, che nel dac 4 è a valvole. Mi piacerebbe tanto poterla realizzare, ma non sono in grado di dire se poi il tutto valga la pena. Cosa ne pensate?
Posseggo diverse ez81 (philips e telefunken), ez90 (mullard) che penso siano adatte allo scopo. Il dac 4 monta una ez90 seguita da una induttanza da 20H e condensatore da 22uf (LC), più una resistenza da 2k2 di caduta ed una da 20k in parallelo. Dopo di che è tutto uguale tra i due dac. (a parte i filamenti, che nel dac 4 sono in serie e nel dac 3 sono in parallelo). Ovviamente per far questo si pongono due ordini di problemi. Il primo è il trasformatore del dac 3, che ha secondari a 0-8,5v, 20-0-20v, 0-240 e per poter implementare l’alimentazione a valvole sarebbe necessario un 325-0-325 (circa 0,9 A dovrebbero bastare), oltre che il secondario per il filamento 0-6,3v (1,1 A per stare sul sicuro così da scegliere indifferentemente la ez90 o la ez81) della raddrizzatrice. Il secondo è l’induttanza da 20H ma per i parametri quali corrente max e resistenza interna non saprei che pesci pigliare ( forse questa? Mamma che prezzi http://www.hificollective.co.uk/catalog ... -2772.html). Cosa consigliate di fare? Ci provo? Eventualmente dove posso comprare i ferri necessari? Avete dei nomi?

8 – Scheda stadio di uscita.
L’unica cosa che mi piacerebbe fare è sistemare quegli orrendi condensatori catodici arancioni e magari metterci una bella resistenza MILLS al posto della 330R, posta di fianco a condensatore catodico.Sicuramente su questo aspetto si può fare di meglio, ma purtroppo non ho le competenze necessarie per modificare lo schema (roba tipo led, ccs e quant’altro) ne tanto meno sono in grado di calcolare l’effettiva dimensione che deve avere quel condensatore catodico così da metterne uno di qualità migliore magari plastico. Di piccolo e qualitativamente valido ho solo una coppia di BG da 680uf serie N (quelli rossi non polarizzati), che se non errò erano impiegati prorio come condensatori catodici. Accetto vostri consigli ed indicazioni su come fare per far rendere al massimo lo stadio di uscita.
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da franmat »

9 – Separazione trasformatori di alimentazione
Penso sia un must in ogni apparecchio di categoria elevata. Un trasformatore specifico per ogni scheda da alimentare. Come detto prima il trasformatore del dac è a lamierini ma un po’ miserello. Ha secondari a 0-8,5v, 20-0-20v, 0-240. Cosa farne? Le ipotesi sono molteplici. La prima. Se decido di rifare l’alimentazione a valvole lo si utilizza solo per il digitale o digitale e filamenti. Qui avrei bisogno di un vostro consiglio, dato che non so quanto si sporchino l’un con l’altro il digitale e filamenti. Forse, nel caso di 3 trasformatori, converrebbe avere nuovi quello per l’anodica e quello per i filamenti (http://it.rs-online.com/web/p/trasforma ... o/0504577/) e riutilizzare quello originale per la scheda digitale. Che ne pensate?

10 – Sostituzione resistenze critiche.
A parte quella catodica non sono in grado di capire quali possano essere le resistenze critiche da sostituire al fine di migliorare il risultato sonoro. Sulla scheda qualcuna un po’ nerastra è presente, quindi penso di sostituire solo quelle che mi paiono più cotte. Avete indicazioni da darmi?

11 – Pulitura delle schede.
Sia il case (all’interno) sia le schede sono ricoperte di una leggera patina di schifezza nerastra. Probabilmente l’ex proprietario fumava mentre ascoltava musica. Ho comprato un prodotto della NEDIFLUX – antiflussante per schede elettroniche. Non so se può andar bene per pulire il tutto. A dir la verità avevo anche pensato di lavare sotto acqua corrente…….Prima di fare pasticci pensavo fosse opportuno avere un vostro riscontro.

Per il momento è tutto :sweat:
Spero di non abusare della vostra pazienza, ma soprattutto spero che questo tread susciti un minimo di curiosità costruttiva...Ogni vostro commento, idea, giudizio sarà ben accetto. Vi ringrazio moltissimo e chiudo con una vista d'insieme del dac.
Saluti
Francesco
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da gluca »

messaggio molto lungo ma ci provo

ti consiglierei di non pasticciare sull'alimentazione analogica del DAC con nuovi condensatori ma piuttosto di pensare a un regolatore shunt esterno ... meno fatica e miglior risultato.

lascia stare i filamenti della valvolina ... non cambierebbe nulla con nuovi condensatori, al più controlla che non siano gonfi

hai lo schema dello stadio di uscita a valvole?
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da franmat »

gluca ha scritto:messaggio molto lungo ma ci provo

ti consiglierei di non pasticciare sull'alimentazione analogica del DAC con nuovi condensatori ma piuttosto di pensare a un regolatore shunt esterno ... meno fatica e miglior risultato.

lascia stare i filamenti della valvolina ... non cambierebbe nulla con nuovi condensatori, al più controlla che non siano gonfi

hai lo schema dello stadio di uscita a valvole?
Ciao gluca,
nel primo messaggio di ieri 17 feb ho inserito il link ad un topic che contiene lo schema del dac2. Lo schema è uguale al mio dac 3 a parte qualche valore di condensatore. Lo riporto di seguito:
http://www.google.it/imgres?imgurl=http ... YQrQMwBjgU

A grandi linee i condensatori elettrolitici non mi paiono in cattive condizioni, è solo che mi paiono molto molto scarsi, a parte gli epcos sull'anodica. Visto che devo metterci mano pensavo di recapparlo....In ogni caso sono aperto a qualsiasi vostro consiglio. Se mi dici che implementare l'alimentazione a valvole non vale la pena ma è meglio puntare ad altro ci credo :sad: (peccato per la ez81). Anzi in rete c'è un pazzo scatenato che ha modificato l'alimentazione della scheda digitale con degli shunt, se non ho capito male. Il sito era in olandese, da paura:
http://www.htforum.nl/yabbse/index.php?topic=88295.250
http://www.htforum.nl/yabbse/index.php?topic=88295.300
Mentre qui, qualcuno ha fatto l'alimentazione a valvole per la scheda analogica:
http://www.google.it/imgres?imgurl=http ... CFAQrQMwEw
Grazie per le indicazioni che vorrete darmi.
saluti
francesco
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da piero7 »

ma tutto quel catrame su chip e condensatori, l'hai messo tu?
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da franmat »

piero7 ha scritto:ma tutto quel catrame su chip e condensatori, l'hai messo tu?
Ciao Piero,
assolutamente no. Mi è stato dato così. Dal vivo è ancora peggio.........Il cabinet è ricoperto di antirombo, ma dall'esterno......Vi erano all'interno delle paratie varie. I cavi di segnale AN in argento ricoperti con del nastro plastico verde.......

Nel w.e. dopo il montaggio dei chip ASE-tuning ho impiegato oltre un ora per staccare via il "catrame" dal filtro, dal ricevitore e dal PCM63.

La mia intenzione è di ripristinare il tutto, pian piano.
Saluti
Francesco
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da gluca »

Però France' tu non hai il trafo tra la scheda DAC e lo stadio di uscita o sbaglio? secondo me lo stadio di uscita è diverso, forse hai un cascole e non uno SRPP.

Cmq visto così ti direi di nuovo di usare un regolatore ad alte prestazioni per i +/-5V dei chip DAC ed uno separato per il ricevitore bypassando quelli di audionote della scheda. Eventualmente un clock più preciso.

Il condensatore la cui sostituzione avrà la maggiore probabilità di essere apprezzata sono quello di uscita (4.7uF penso in film a giudicare dalle foto) e il bypass catodico (220uF) ... sempre che lo stadio di uscita sia lo SRPP dello schema che hai linkato.

La gente, a volte, esagera con i pasticciamenti.
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

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vfvf
Ultima modifica di franmat il 18 feb 2013, 20:10, modificato 1 volta in totale.
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Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Messaggio da franmat »

Ciao gluca. Il trafo c'è ma non si vede :grin: , è coperto dalla schifezza nera. Mentre il filtro, come detto all'inizio , è stato eliminato seguendo i consigli di AN. Nella foto d'insieme i trafi e filtri sono quelli neri nei pressi delle valvole. la foto è ante rimozione dei filtri. Lo schema secondo me è lo stesso per tutti dac vecchi. Il dac 2 è uguale al 3 che è uguale al 4. Almeno...spero di non sbagliarmi. Ho dato una controllata sommaria.

Ottimo il consiglio di separare le alimentazioni per dac e ricevitore, ma vorrei capire cosa sono i regolatori ad alte prestazioni. Quelli basati su LM317? :smile: Hai qualche link a qualche schema? magari inizio a studiare.O ve ne sono di già fatti?

Relativamente al clock stavo facendo un pensierino sempre su quello di ASE audiotuning (http://www.audiotuning.de) anche se è un pò caro....

Per quanto riguarda i condensatori catodici hai qualche consiglio? Di piccolo ho solo dei BG serie N da 680uf. Magari qualche buona anima riesce a calcolare il valore sufficiente. Se vien fuori che bastano un 70-80uf qualche bel plastico da lavatrice ci sta. Togliendo i filtri ho guadagnato un discreto spazio vicino le valvole.
I condensatori in uscita invece sono delle sberle AN copper foil penso da 1uf (o 0,47uf) che l'ex proprietario ha rivestito di nastro nero. Quelli penso di lasciarli stare, anche perché inizialmente ne montava altri in alluminio e solo dopo (penso intorno al 2005-6) sono stati cambiati con i copper foil.

Saluti e grazie
Per gluca: poi non sono riuscito più a contattarti causa impegni familiari. Magari a marzo proviamo ad organizzarci per un saluto ed un caffè al volo?
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