Stabilizzatori a ferro saturo...
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Stabilizzatori a ferro saturo...
Sempre alla ricerca di una soluzione per stabilizzare l'alimentazione degli amplificatori senza inserire transistor e FET sulla CC, ho trovato l'esistenza di questi stabilizzatori, ma non trovo molte info se non accenni tecnici in prodotti commerciali. Chi ne sa qualcosa ?
- marziom
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Re: Stabilizzatori a ferro saturo...
non è robba per audio.
Se ben ricordo, si usa la saturazione di un nucleo per stabilizzare la tensione di uscita.
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So di non sapere. Socrate
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Re: Stabilizzatori a ferro saturo...
Dipende cosa intendi tu per roba audio, io vorrei stabilizzarci la tensione di rete da cui poi vado ad alimentare un'ampli, quel poco che ho trovato di info su questi stabilizzatori dice che hanno una dispersione molto bassa e filtrano abbastanza rumori e spurie ad alta frequenza che circolano sulla rete elettrica e se la cavano abbastanza bene anche con i transienti.
- Luc1gnol0
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Re: Stabilizzatori a ferro saturo...
Insomma... se non erro ci dovrebbero essere almeno un paio di esempi tra i prodotti commerciali cd. "hi-end" (condizionatori di rete e, mi pare, anche un preamplificatore) che usano la medesima tecnologia.marziom ha scritto:non è robba per audio.
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Re: Stabilizzatori a ferro saturo...
Questi stabilizzatori sono stati realizzati e messi in commercio, anni fa, dalla Gate for Music (italiana).
Nel mio laboratorio ne ho almeno 4 esemplari giacenti inusati.
La potenza massima ammissibile e' di circa 300w (se non erro).
Il funzionamento e' buono; l'aspetto che non mi convince e' la "bont'" della forma d'onda in uscita, sicuramente ha anche una funzione di filtro delle spurie.
Saluti
WG
Nel mio laboratorio ne ho almeno 4 esemplari giacenti inusati.
La potenza massima ammissibile e' di circa 300w (se non erro).
Il funzionamento e' buono; l'aspetto che non mi convince e' la "bont'" della forma d'onda in uscita, sicuramente ha anche una funzione di filtro delle spurie.
Saluti
WG
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Re: Stabilizzatori a ferro saturo...
Gli stabilizzatori a ferro saturo videro il loro massimo "splendore" verso la fine degli ani '60, quando apparvero sul mercato televisori economici sprovvisti del trasformatore di alimentazione, con il raddrizzamento diretto della tensione di rete. La mancanza del trasformatore di alimentazione consentiva a tutte le spurie di entrare nelle elettroniche e generare una valanga di disturbi nella visione. Ricordiamoci anche che in quel periodo erano pochi gli apparecchi televisivi dotati del sincronismo automatico e i disturbi di rete facevano saltare le immagini, con la comparsa della riga nera che percorreva inesorabilmente e regolarmente lo schermo dall'alto in basso o viceversa. Qualcuno propose degli stabilizzatori a ferro saturo che venivano messi tra la rete e il TV e filtravano un po' di spurie. Erano dotati di un loro interruttore di accensione, che diventava l'interruttore con cui accendere la televisione. Il funzionamento di questi ageggi era già allora del tutto insoddisfacente e si trattava sostanzialmente di sodi buttati via. Potevano alimentare un carico di qualche centinaio di VA, ma la forma d'onda era pesantemente distorta. Per un uso in HiFi sono del tutto sconsigliati: i nostri amati apparecchi richiedono una forma d'onda il più possibile sinusoidale, pena un ronzamento dei trasformatori, un sovraccarico degli stessi e un cattivo funzionamento dello stadio di raddrizzamento e di filtraggio. A mio parere è assolutamente inutile se non controproducente la loro riesumazione: lasciamoli pure giacere impolverati dove sono. Saluti. Luca
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Re: Stabilizzatori a ferro saturo...
Sarei interessato a provarne uno, c' é qualche foto, dati tecnici ?walge ha scritto:Questi stabilizzatori sono stati realizzati e messi in commercio, anni fa, dalla Gate for Music (italiana).
Nel mio laboratorio ne ho almeno 4 esemplari giacenti inusati.
La potenza massima ammissibile e' di circa 300w (se non erro).
Il funzionamento e' buono; l'aspetto che non mi convince e' la "bont'" della forma d'onda in uscita, sicuramente ha anche una funzione di filtro delle spurie.
Saluti
WG
Sei disposto a venderlo e a che prezzo?
Ciao
Arnaldo
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Re: Stabilizzatori a ferro saturo...
Ne ho usato uno, con estrema soddisfazione, per rilevare manualmente le curve caratteristiche delle valvole. Trattandosi di un' operazione in genere molto lunga, la misura è soggetta a tutti gli errori ed imprecisioni conseguenti alla variazione della tensione di rete, in assenza di alimentazione stabilizzata per anodica, griglia e (meno importante) filamenti.madlifox ha scritto: A mio parere è assolutamente inutile se non controproducente la loro riesumazione: lasciamoli pure giacere impolverati dove sono. Saluti. Luca
Mauro
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Re: Stabilizzatori a ferro saturo...
I pareri sono discordanti, pero' penso che cio' che ha detto madlifox fosse anche perche' gli stabilizzatori dell'epoca erano economici come le TV a cui li collegavano ?!
Poi chiedo a MBaudino: e' vero che scaldano come bestie? se ne hai uno a portata di mano non e' che puoi farci vedere che forma d'onda butta fuori ed eventuali armoniche?
Poi chiedo a MBaudino: e' vero che scaldano come bestie? se ne hai uno a portata di mano non e' che puoi farci vedere che forma d'onda butta fuori ed eventuali armoniche?
- Luc1gnol0
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Re: Stabilizzatori a ferro saturo...
GizMo ha scritto:penso che cio' che ha detto madlifox fosse anche perche' gli stabilizzatori dell'epoca erano economici come le TV a cui li collegavano
A me era parsa soprattutto una classica uscita "per sentito dire", invece...
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Re: Stabilizzatori a ferro saturo...
Ho l' impressione che si sia persa la memoria storica.
1. Dalla metà degli anni 50 alla metà degli anni 60 i televisori erano oggetti estremamente costosi, se rapportati al reddito tipico di una famiglia normale. Nel 1960 pochissime famiglie possedevano un televisore e la norma era andare a vedere la TV al bar. Esempi noti erano la visione collettiva nei bar, il sabato sera, di trasmissioni come 'campanile sera' e 'lascia o raddoppia'.
2. sempre nei medesimi anni, anche in zone urbane, la tensione di rete era estremamente instabile. Il +-10% era il sogno di mezzanotte di una sera d' estate. La norma era invece osservare vistose fluttuazioni nella luce emessa da una lampadina. Nelle zone rurali andava decisamente peggio.
Il trasformatore a Fe saturo dava un buon contributo alla sopravvivenza della TV.
Il mio non scalda particolarmente; non posso misurare la forma d' onda, ma mi aspetto molte armoniche dispari. Per migliorare la forma d' onda sono stati creati gli stabilizzatori a ferro risonanza, molto costosi e pesanti.
Mauro
1. Dalla metà degli anni 50 alla metà degli anni 60 i televisori erano oggetti estremamente costosi, se rapportati al reddito tipico di una famiglia normale. Nel 1960 pochissime famiglie possedevano un televisore e la norma era andare a vedere la TV al bar. Esempi noti erano la visione collettiva nei bar, il sabato sera, di trasmissioni come 'campanile sera' e 'lascia o raddoppia'.
2. sempre nei medesimi anni, anche in zone urbane, la tensione di rete era estremamente instabile. Il +-10% era il sogno di mezzanotte di una sera d' estate. La norma era invece osservare vistose fluttuazioni nella luce emessa da una lampadina. Nelle zone rurali andava decisamente peggio.
Il trasformatore a Fe saturo dava un buon contributo alla sopravvivenza della TV.
Il mio non scalda particolarmente; non posso misurare la forma d' onda, ma mi aspetto molte armoniche dispari. Per migliorare la forma d' onda sono stati creati gli stabilizzatori a ferro risonanza, molto costosi e pesanti.
Mauro
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Re: Stabilizzatori a ferro saturo...
Anche gli elettromeccanici tradizionali hanno migliorato le prestazioni, rispetto a cinquant'anni fa, tanto che tutti i (rectius, molti dei) produttori specificano alte potenze (rispetto al passato, alcune migliaia di VA), alti rendimenti, ed assenza (?) della famigerata terza armonica.MBaudino ha scritto:Per migliorare la forma d' onda sono stati creati gli stabilizzatori a ferro risonanza, molto costosi e pesanti.
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- kagliostro
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Re: Stabilizzatori a ferro saturo...
Anni fa dove lavoravo utilizzavamo uno stabilizzatore a ferro saturo da 6000VA e ci alimentavamo il computer principale e tutti i terminali sparsi per la ditta (una trentina) (erano altri tempi ........)
eravamo arrivati (con soddisfazione) al ferro saturo dopo aver provato vari stabilizzatori elettronici che non avevano risolto il problema
non so se quello stabilizzatore utilizzasse lo stesso principio di quello indicato in questo link
http://www.el34world.com/Forum/index.php?topic=7011.0
comunque trovo che le informazioni siano interessanti
Kagliostro
eravamo arrivati (con soddisfazione) al ferro saturo dopo aver provato vari stabilizzatori elettronici che non avevano risolto il problema
non so se quello stabilizzatore utilizzasse lo stesso principio di quello indicato in questo link
http://www.el34world.com/Forum/index.php?topic=7011.0
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Re: Stabilizzatori a ferro saturo...
Potrei dire che per fortuna se persa memoria, cosi' lavoro di piu', sai quanti PC saltano (alimentatori a MB) causa sbalzi e transienti nelle grosse aziende che possiedono macchinari di vario tipo. Cmq il mondo commerciale e' uno schifo, qualsiasi cosa che funziona viene dimenticata a favore di robaccia spacciata per moderna tecnologica ma che poi fa schifo. Tipo quegli ups da 50 euro che devono intervenire 1 volta all'anno ma quella volta che bisogna quasi sempre falliscono o perche' e' marcia la batteria o perche' arriva un transiente tanto simpatico che fa saltare pure l'upskagliostro ha scritto:Anni fa dove lavoravo utilizzavamo uno stabilizzatore a ferro saturo da 6000VA e ci alimentavamo il computer principale e tutti i terminali sparsi per la ditta (una trentina) (erano altri tempi ........)
eravamo arrivati (con soddisfazione) al ferro saturo dopo aver provato vari stabilizzatori elettronici che non avevano risolto il problema
non so se quello stabilizzatore utilizzasse lo stesso principio di quello indicato in questo link
http://www.el34world.com/Forum/index.php?topic=7011.0
comunque trovo che le informazioni siano interessanti
Kagliostro
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Re: Stabilizzatori a ferro saturo...
Quindi si userebbe la risonanza LC tra un secondario del TA e un condensatore, forse e' piu' facile da realizzare che uno a ferro saturo, ma con le armoniche come si comporta ?kagliostro ha scritto:Anni fa dove lavoravo utilizzavamo uno stabilizzatore a ferro saturo da 6000VA e ci alimentavamo il computer principale e tutti i terminali sparsi per la ditta (una trentina) (erano altri tempi ........)
eravamo arrivati (con soddisfazione) al ferro saturo dopo aver provato vari stabilizzatori elettronici che non avevano risolto il problema
non so se quello stabilizzatore utilizzasse lo stesso principio di quello indicato in questo link
http://www.el34world.com/Forum/index.php?topic=7011.0
comunque trovo che le informazioni siano interessanti
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Re: Stabilizzatori a ferro saturo...
ci vorrebbe uno stabilizzatore a ferro saturo... per l'UPS!GizMo ha scritto:Tipo quegli ups da 50 euro che devono intervenire 1 volta all'anno ma quella volta che bisogna quasi sempre falliscono o perche' e' marcia la batteria o perche' arriva un transiente tanto simpatico che fa saltare pure l'ups
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Stabilizzatori a ferro saturo...
Solo una cosa
a me non sembra che il sistema sia stato abbandonato
basta fare una ricerca e si vede che a livello di utilizzo industriale o Hi-End (uso elettromedicale) vengono ancora consigliati
http://web.tiscali.it/fmt_italia/stabilizzatori.html
http://www.layer.it/stabilizzatori_a_ferro_saturo.htm
--------------
il problema che quello stabilizzatore ci aveva risolto all'epoca era dovuto alla centrale ENEL che puntualmente alla stessa ora inseriva nella linea quella che loro chiamavano "Batteria di Condensatori"
nel momento dell'inserimento avveniva un picco di tensione rapidissimo e che l'ENEL stessa non riusciva a rilevare con le apparecchiature che aveva in dotazione, il problema dopo un'interminabile serie di ricerche l'aveva scoperto e documentato l'assistenza tecnica dell'OLIVETTI che aveva fatto arrivare (non so più da dove) un apparecchio elettronico sensibilissimo (per l'epoca) che era stato in grado di rilevare e registrare il picco (parliamo di più di 20 anni fa ......)
lo stabilizzatore (da 6000VA) non era propriamente di dimensioni contenute, pesava poco più di 160Kg ed aveva all'interno una batteria di elettrolitici grandi come bottiglie bordolesi da 3/4, una volta ne sono esplosi un paio in contemporanea, vi assicuro che anche se il computer era in una stanza dedicata, isolata dal resto degli uffici, il botto si è sentito eccome .......
Kagliostro
a me non sembra che il sistema sia stato abbandonato
basta fare una ricerca e si vede che a livello di utilizzo industriale o Hi-End (uso elettromedicale) vengono ancora consigliati
http://web.tiscali.it/fmt_italia/stabilizzatori.html
http://www.layer.it/stabilizzatori_a_ferro_saturo.htm
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il problema che quello stabilizzatore ci aveva risolto all'epoca era dovuto alla centrale ENEL che puntualmente alla stessa ora inseriva nella linea quella che loro chiamavano "Batteria di Condensatori"
nel momento dell'inserimento avveniva un picco di tensione rapidissimo e che l'ENEL stessa non riusciva a rilevare con le apparecchiature che aveva in dotazione, il problema dopo un'interminabile serie di ricerche l'aveva scoperto e documentato l'assistenza tecnica dell'OLIVETTI che aveva fatto arrivare (non so più da dove) un apparecchio elettronico sensibilissimo (per l'epoca) che era stato in grado di rilevare e registrare il picco (parliamo di più di 20 anni fa ......)
lo stabilizzatore (da 6000VA) non era propriamente di dimensioni contenute, pesava poco più di 160Kg ed aveva all'interno una batteria di elettrolitici grandi come bottiglie bordolesi da 3/4, una volta ne sono esplosi un paio in contemporanea, vi assicuro che anche se il computer era in una stanza dedicata, isolata dal resto degli uffici, il botto si è sentito eccome .......
Kagliostro
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