acc, che testa... avevo preparato il quoting e poi mi sono dimenticato di rispondere.
rimedio ora.
Sarebbe da inserire un altro opamp come servo DC, non mi fido del trimmer sul ponte.
mmmh... non so`, non mi fido troppo dei servo DC.
Si rischia sempre di interferire anche con il segnale audio. In tutte le prove fatte finora (gainclones e "sand games" vari nonche` anche cortocircuitando l'elettrolitico sul NFB in un my_ref) i 3875/3886 hanno dimostrato di avere offset sostanzialmente stabili ed insignificanti una volta bilanciati "una tantum"... quindi non mi fascierei la testa prima di essermela rotta.
Direi di provare a realizzare almeno un prototipo e vedere che succede in pratica prima di valutare se sia il caso di aggiungere un servo.
Invece quello che IMHO sarebbe da aggiungere senzaltro e` un sistema di protezione degli altoparlanti in caso di DC sull'uscita (i.e. chip in corto o cose del genere).
Almeno in teoria il circuito e` autoprotetto anche in caso di corto circuito all'uscita in quanto la max corrente nel chip e` sempre limitata dallo stadio a tubi e cio`, unitamente alle protezioni interne del chip stesso, dovrebbe garantire una discreta sicurezza di funzionamento senza sorprese anche in caso di errori maldestri nell'uso...
ma con l'accoppiamento diretto al carico non mi sento mai del tutto tranquillo (un bel TU ben isolato mi da` molta piu` tranquillita`...
), per cui una qualche protezione efficace non guasterebbe di certo.
Si potrebbe banalmente copiare quella fatto da Mauro x il my_ref, ma non mi e` mai piaciuta l'idea di avere il contatto di un rele` in serie con l'uscita. E non solo per timori di natura audiofilo/paranoica su eventuali possibili effetti nefasti sul suono, ma anche per questioni piu` banali (ancorche` forse altrettanto paranoiche) strettamente legate alla sicurezza di intervento in caso di necessita`: in caso di alimentazione "direttamente" connessa all'uscita (chip in corto), le correnti di picco ed i possibili (probabili...) archi sui contatti del rele` potrebbero letteralmente saldare tra loro i contatti al momento stesso dell'intervento di emergenza impedendone l'apertura e vanificando quindi la protezione... e addio casse. =:-|
IMVHO quindi bisognerebbe sviluppare un sistema leggermente diverso che agisca attraverso un rele` con un contatto NC che mette in corto l'uscita (anziche` aprirla), contemporaneamente ad un secondo rele` (per maggiore sicurezza "affiancato" da un paio di fusibili) che provvede a staccare l'alimentazione (mmh, tutto sommato il secondo rele` sull'alimentazione non e` neanche necessario, bastano i soli fusibili...).
Ovviamente tanto il rele` sull'alimentazione quanto i fusibili in serie vanno messi a monte degli ultimi condensatori di filtro in modo da renderli sostanzialmente "invisibili" rispetto al segnale.
PS probabilmente bisogna inserire qualche protezione per proteggere gli ingressi del LM3886 dalle possibili sovratensioni causate dall'accensione dell'alimentazione ad alta tensione...
mmmh... si`, direi proprio di si`... a meno di non ritardare l'anodica rispetto ai filamenti con rump-up lento (raddrizzamento a vuoto dell'anodica? ; ) ). Pero` resta sempre il caso di tubo guasto o scollegato...
In realta`, con il carico collegato problemi per il chip non ce ne sono comunque: il partitore tra i 22K di Rp ed i pochi ohm (DC) del carico fanno si` che anche durante l'eventuale picco di corrente iniziale (Cc completamente scarico ed alimentazione con ramp-up "istantaneo") la tensione in uscita non superi mai qualche decina di mV, mentre gli appena 4.7 ohm di Rc1 garantiscono sempre che la tensione tra gli ingressi del chip non possa mai raggiungere livelli pericolosi per lo stesso.
In effetti pero` il problema esiste con il carico scollegato: il partitore tra Rp ed Rc2 fa si` che durante il picco iniziale la tensione su ingressi ed uscite del chip possa eccedere (di una 10ina di volts con i valori dello schema) quella di alimentazione del chip stesso... che presumo non gradirebbe.
La soluzione piu` semplice e` banalmente l'aggiunta di una R da diciamo 1K in parallelo al carico. Cosi` facendo la max tensione nel picco non eccede una 10ina di volts, ben al di sotto della tensione di alimentazione del chip, cosi` che non succede nulla... tranne ovviamente il "bump" all'accensione.
Che pero` si evita completamente adottando la protezione del carico di cui parlavo prima, facendo in modo che all'accenzione il rele` mantenga l'uscita in corto per qualche frazione di secondo.
Ciao,
Paolo.
Ciao, Paolo.
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