Bruttino...ma suona bene!

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Mik_RE
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Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da Mik_RE »

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Finalmente, dopo lungo tempo, sono riuscito a completare la mia versione dell' insulto finale.
Realizzato in versione sperimentale, il case (se cosi' si puo' definire) e' partito da una piastra di alluminio 300 x 200 gentilmente regalatami da azienda meccanica con la quale collaboro spesso, mentre i pannelli laterali sono ricavati da un asse di legno tagliato presso un OBI center ed incollati con il vinavil.

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Non avendo molti punti di riferimento, nonostante abbia letto e riletto tutte le realizzazioni di questo ampli a valvole pubblicate in rete ho deciso di realizzare due alimentatori regolabili in tensione per filamenti ed anodica se non altro per fissare due paletti : le tensioni : 13.2 V e 240V.
Provati e riprovati al simulatore perche' , sopratutto per l'anodica, non avevo mai realizzato un alimentatore regolabile per tensioni così elevate.

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Dopo aver alimentato il tutto, fatto qualche misura e verificato che tutto sembrava funzionare regolarmente, ho collegato l'ampli a un lettore CD (direttamente) e a due "cassaccie" Pioneer (che uso per i test).
Prima sensazione positiva : Ronzii pari a zero ( nonostante il cablaggio che non si puo' certo dire che sia ordinatissimo, ma ad un certo punto ha prevalso la frenesia di terminare)
Inserito un CD di Test " A Grounding in numbers" VDGG sono rimasto immediatamente sorpreso dalla sonorita', ripeto senza pre, equalizzatore e su casse non certo di qualità elevata.
Si riescono a distinguere chiaramente tutti gli stumenti e le voci sono chiarissime.
La "Potenza Musicale" è decisamente superiore a quanto mi sarei aspettato da un 2+2 W
(l'ampli è collegato a triodo e senza controreazione)
Prossimamente (adesso me lo voglio godere cosi comè) proverò la versione a pentodo dato che i trafo li ho presi con la presa UL
Avendo fatto tesoro anche di tutte le cavolate commesse durante la fase di costruzione del case provvederò a realizzarerne uno migliore sul quale vorrei montare anche un paio di Magic Eye.


Approfitto per augurare a tutti un Buon Natale
Ciao
Michele
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Re: Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da mariovalvola »

Bello. Il montaggio mi pare effettuato con una discreta cura. Se non usi la GNFB, prova anche a scollegare da massa il secondario del TU.
Il prossimo ampli pensalo con un frontale metallico. Ti semplifichi tante cose.
Trovo sempre comodissimi i telai in ferro o in alluminio
Mario
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Re: Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da Mik_RE »

mariovalvola ha scritto:Bello. Il montaggio mi pare effettuato con una discreta cura. Se non usi la GNFB, prova anche a scollegare da massa il secondario del TU.
Il prossimo ampli pensalo con un frontale metallico. Ti semplifichi tante cose.
Trovo sempre comodissimi i telai in ferro o in alluminio
Grazie
Troppo Gentile!
Per la versione finale ricorrerò sicuramente ad un case metallico.


Torno a scrivere sull'argomento dopo un paio di giorni nei quali ho testato l'ampli nella configurazione originale (triodo) per alcune ore ascoltando di tutto e piu'.
La cosa che piu' mi colpisce e' come riesca a far suonare brillantemente delle casse del Piffero come le pioneer che ho sempre considerato l'acquisto piu' sbagiato della mia vita.
(sulle stesse altri amplificatori suonano da far schifo ) .
Ascoltando le versioni "unplugged" di alcuni artisti , sopratutto il pianoforte, sembra di averlo di fronte, in casa, a pochi metri di distanza.
Quando la musica diventa un po piu' aggressiva, qualche limite viene fuori daltronde, non credo sia nato per Hard Rock o Heavy Metal.
A dire il vero anche sui Fiati alti, qualche limite salta fuori (troppo stridenti)
Comunque durante le ore di test, ho anche approfittato per fare qualche altra ricerca su questo amplificatore ed ho scovato, grazie ad un link presente su questo forum, la versione realizzata da Derek Walton sul cui schema sono presenti i valori di tensione presenti in alcuni punti.
Riporto il link per semplicità.
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Se non chiedo troppo, avrei bisogno di una delucidazione.
In questo progetto sull'anodo della sezione Pentodo della PCL86 è riportato 271 V , ho scaricato il PDF della philips e nella sezione Limiting Values viene indicata una tensione Va MAX per triodo e pentodo di 250V
(motivo per il quale io ho regolato la tensione a 240 V)
Ho sbagliato io ad interpretare i dati oppure cosa...
Grazie in Anticipo
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Re: Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da UnixMan »

Mik_RE ha scritto: In questo progetto sull'anodo della sezione Pentodo della PCL86 è riportato 271 V , ho scaricato il PDF della philips e nella sezione Limiting Values viene indicata una tensione Va MAX per triodo e pentodo di 250V (motivo per il quale io ho regolato la tensione a 240 V)
Ho sbagliato io ad interpretare i dati oppure cosa...
Oppure. :grin:

Purtroppo non è raro vedere progetti in cui i tubi vengono "spremuti" facendoli lavorare con tensioni e/o correnti superiori ai valori max previsti. A differenza dei dispositivi a stato solido, entro certi limiti i tubi sopportano molti abusi, anche se ovviamente non è mai una buona idea torturarli intenzionalmente, da progetto. Come minimo, si rischia di accorciarne la vita utile.

In realtà, se guardi bene le specifiche, il data-sheet indica una "Va0(max)" (in pratica, la max tensione di picco sulla placca) di ben 550V. L'effetto induttivo del TU può far salire la tensione sulla placca molto al di sopra di quella di alimentazione (teoricamente, in condizioni ideali, si dovrebbe avere una tensione max di picco sulla placca pari al doppio di quella di alimentazione all'altro capo del TU), quindi con una tensione di alimentazione di ~270V è ancora entro i limiti max... ma proprio al pelo.

Bene hai fatto tu a mantenere la tensione entro limiti più tranquilli.
Ciao, Paolo.

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Re: Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da Mik_RE »

Grazie mille per le Info :up:

Ciao
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Re: Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da Mik_RE »

Ho inserito un doppio deviatore per poter selezionare il collegamento della giglia di controllo (Tiodo - Pentodo) ed ho ritestato con il collegamento a pentodo:
Impressioni:
L'incremento di potenza si nota eccome ; il piccoletto spinge un bel pò!
(A dire il vero mi aveva impressionato anche nella configurazione a triodo e su casse che sicuramente non sono ad alta efficienza, ma siamo sicuri che siano solo 2 W :o )
Purtroppo le casse buone sono a 6 ohm :swear: :swear:

La timbrica cambia decisamente, a pentodo l'ampli mi sembra più lineare e "neutro".
La mia conclusione e' che a seconda del genere musicale che si desidera ascoltare è peferibile un collegamento piuttosto che l'altro.
Con strumenti di tipo classico è sicuramente da preferire la versione a triodo , per il "Progressive",il collegamento a pentodo!
Ciao
Michele
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Re: Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da UnixMan »

Volendo, per avere una ulteriore opzione (che ti apre tutto un mondo di diversi risultati e "sonorità") potresti anche provare una configurazione "Schadeode":

dubbio su Schadeode a pentodi

progetto valvolaare sara giusto?

Leggi anche qui: “Pentode "true" vs "pseudo" connected
Ciao, Paolo.

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Re: Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da UnixMan »

Sempre se sei in vena di sperimentazioni, un'altra cosa che potresti provare a fare è sostituire la polarizzazione "automatica" R//C con una polarizzazione fissa, utilizzando dei diodi (Zener per la finale, normale per il driver). Misura le tensioni che hai sotto ai catodi, ed usa dei diodi che producano una caduta di tensione simile.

N.B.:
1) se la resistenza sotto al catodo della driver non è by-passata, mettendo un diodo elimini il NFB locale prodotto da quella R e quindi aumenti notevolmente il guadagno, che potrebbe risultare eccessivo.
2) se provi lo Schadeode, meglio lasciare la R non by-passata sotto al catodo della driver.
Ciao, Paolo.

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Re: Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da Mik_RE »

UnixMan ha scritto:Sempre se sei in vena di sperimentazioni, un'altra cosa che potresti provare a fare è sostituire la polarizzazione "automatica" R//C con una polarizzazione fissa, utilizzando dei diodi (Zener per la finale, normale per il driver). Misura le tensioni che hai sotto ai catodi, ed usa dei diodi che producano una caduta di tensione simile.

N.B.:
1) se la resistenza sotto al catodo della driver non è by-passata, mettendo un diodo elimini il NFB locale prodotto da quella R e quindi aumenti notevolmente il guadagno, che potrebbe risultare eccessivo.
2) se provi lo Schadeode, meglio lasciare la R non by-passata sotto al catodo della driver.
Questa prova era gia' in cantiere :up: , perche' ho notato che alcune varianti di questo ampli montano uno zener da 7.1 V per polarizzare il catodo per la finale.
Ho verificato le tensioni su catodi, per confrontarmi con i valori riportati sullo schema in alto ed ho riscontrato i seguenti valori:
catodo Driver = 0.966V
catodo Finale = 6,85 V
Se e' consentita una piccola tolleranza, direi uno zener da 7.1 per il finale e due diodi in serie per il driver ?
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Re: Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da UnixMan »

Mik_RE ha scritto:Se e' consentita una piccola tolleranza, direi uno zener da 7.1 per il finale e due diodi in serie per il driver ?
Dovrebbe andare. Considera che sul driver di solito hai un margine abbastanza ampio, mentre la finale è più critica: se la tensione di BIAS (=Vgk) è troppo alta hai una corrente anodica troppo bassa e perdi potenza, mentre se è troppo bassa la corrente anodica potrebbe essere troppo alta (con il rischio di eccedere i limiti di corrente e/o di dissipazione del tubo).

Misura il valore esatto della resistenza di catodo (ad ampli spento e dopo esserti assicurato che non ci sia tensione residua, ovviamente) e calcola l'attuale valore della corrente di catodo.

Supponendo che il valore di Rk sia quello nominale (330 Ohm), avresti: Ik = Vk/Rk ~= 6,85/330 ~= 21mA.

Valuta il punto di lavoro sulle curve caratteristiche del tubo e quindi decidi (anche in base ai limiti di corrente e dissipazione indicati nel data-sheet) se sia preferibile che tale corrente aumenti o si riduca (leggermente), e quindi se sia meglio approssimare il valore dello Zener per eccesso o per difetto (e.g. se usarne uno da 7.1V o da 6.3V). Se è il caso, nulla vieta di usare un diodo normale in serie ad uno Zener per avvicinarti di più al valore desiderato.

P.S.: non tralasciare di provare lo Schadeode... ;) Implementarlo è banale: basta aggiungere un resistore tra l'anodo della finale e quello del driver e modificare il valore di quello sull'anodo del driver. Il tutto con il tubo finale connesso a pentodo(*).

La resistenza equivalente data dal parallelo tra tali due resistori deve essere (all'incirca) uguale al valore attuale del resistore di carico anodico della driver (100K), mentre il rapporto tra i valori dei due (entro certi limiti) determina il tasso di NFB e stabilisce (all'incirca) il guadagno dello stadio finale.

Il resistore tra gli anodi di driver e finale in effetti realizza un loop di feedback locale tra l'anodo e la griglia della finale stessa, trasformando di fatto il pentodo finale in un triodo... diverso però da quello che si ottiene collegando la g2 all'anodo.

In effetti, con lo Schadeode si ottiene un triodo diverso a seconda del rapporto tra i due resistori (ed anche in funzione del driver la cui impedenza anodica, in parallelo con il resistore di carico anodico, entra a far parte della rete di NFB locale... ma al momento evitiamo di entrare troppo nei dettagli).

Per cominciare, suggerirei di impostare un rapporto all'incirca di 1:3 o 1:4, cioè il valore del resistore tra i due anodi deve essere all'incirca 3 o 4 volte quello del resistore tra l'anodo della driver e la sua alimentazione. Puoi sperimentare abbastanza liberamente, ma eviterei di scendere troppo (rischi che il driver non sia più in grado di pilotare a fondo la finale), mentre salire troppo non ha senso: il rapporto deve sempre essere sensibilmente minore del guadagno dello stadio di uscita "ad anello aperto" (cioè al guadagno del solo stadio finale senza la R tra i due anodi), altrimenti non c'è margine per far lavorare il NFB e non si ha nessun effetto positivo.

(*) preferibilmente a pentodo puro, cioè con la g2 a tensione fissa... ad es. banalmente connessa alla tensione anodica, ovviamente a monte del TU. Nulla vieta di provare anche una configurazione ibrida con l'ultralineare, sebbene questa non dovrebbe essere vantaggiosa rispetto allo Schadeode "puro".
Ciao, Paolo.

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Re: Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da Mik_RE »

UnixMan ha scritto: P.S.: non tralasciare di provare lo Schadeode... ;) Implementarlo è banale: basta aggiungere un resistore tra l'anodo della finale e quello del driver e modificare il valore di quello sull'anodo del driver. Il tutto con il tubo finale connesso a pentodo(*).

La resistenza equivalente data dal parallelo tra tali due resistori deve essere (all'incirca) uguale al valore attuale del resistore di carico anodico della driver (100K), mentre il rapporto tra i valori dei due (entro certi limiti) determina il tasso di NFB e stabilisce (all'incirca) il guadagno dello stadio finale.

Il resistore tra gli anodi di driver e finale in effetti realizza un loop di feedback locale tra l'anodo e la griglia della finale stessa, trasformando di fatto il pentodo finale in un triodo... diverso però da quello che si ottiene collegando la g2 all'anodo.

In effetti, con lo Schadeode si ottiene un triodo diverso a seconda del rapporto tra i due resistori (ed anche in funzione del driver la cui impedenza anodica, in parallelo con il resistore di carico anodico, entra a far parte della rete di NFB locale... ma al momento evitiamo di entrare troppo nei dettagli).

Per cominciare, suggerirei di impostare un rapporto all'incirca di 1:3 o 1:4, cioè il valore del resistore tra i due anodi deve essere all'incirca 3 o 4 volte quello del resistore tra l'anodo della driver e la sua alimentazione. Puoi sperimentare abbastanza liberamente, ma eviterei di scendere troppo (rischi che il driver non sia più in grado di pilotare a fondo la finale), mentre salire troppo non ha senso: il rapporto deve sempre essere sensibilmente minore del guadagno dello stadio di uscita "ad anello aperto" (cioè al guadagno del solo stadio finale senza la R tra i due anodi), altrimenti non c'è margine per far lavorare il NFB e non si ha nessun effetto positivo.

(*) preferibilmente a pentodo puro, cioè con la g2 a tensione fissa... ad es. banalmente connessa alla tensione anodica, ovviamente a monte del TU. Nulla vieta di provare anche una configurazione ibrida con l'ultralineare, sebbene questa non dovrebbe essere vantaggiosa rispetto allo Schadeode "puro".
In primis, mille grazie per tutte le info.. :clap: :clap:

Nessuna intenzione di tralasciare nessuna delle prove consigliate!
Purtroppo sono in un periodo molto impegnativo di lavoro, difatti sono riuscito a terminare l'ampli solo grazie alle vacanze di Natale, da cui la necessità di schedulare le prove.

Ciao
Michele

PS: quindi se non ho capito male:
R su anodo driver = > 128.2K (120K + 8.2K)
R collegamento anodi = 470k
Rapporto 3,666
Res Tot =100.725K
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Re: Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da UnixMan »

Mik_RE ha scritto: PS: quindi se non ho capito male:
R su anodo driver = > 128.2K (120K + 8.2K)
non serve tutta quella precisione... va benissimo 120K+470K. ;)

N.B.: con lo schadeode lascia la polarizzazione catodica con resistore non by-passato sul primo stadio (sulla finale invece è meglio se hai già i diodi).
Ciao, Paolo.

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Re: Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da Mik_RE »

Domani, finalmente, potro' provare le modifiche proposte, nel frattempo ho dovuto risolvere un paio di problemini
1) una piccola deriva termica dell'alimentatore HT.
2) L' ampli aveva un piccolo sbilanciamento su un canale (L) che ho risolto sostituendo la valvola.
Adesso , le tensioni sui catodi dei due driver, sono praticamente uguali
aggiungo , anche se off topic:
Su diversi siti, mi capita di trovare il seguente link:

http://www.audiofaidate.org/it/articoli ... 0ECL86.PDF

che pero' risulta inattivo
E' possibile avere qualche info su dove poter scaricare tale documento ?
Grazie
Michele
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Re: Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da UnixMan »

Mik_RE ha scritto: aggiungo , anche se off topic:
Su diversi siti, mi capita di trovare il seguente link:

http://www.audiofaidate.org/it/articoli ... 0ECL86.PDF

che pero' risulta inattivo
E' possibile avere qualche info su dove poter scaricare tale documento ?
C'è un errore nel link... quello corretto è questo: http://www.audiofaidate.org/it/articoli ... _ECL86.PDF

(se hai trovato il link errato anche all'interno delle pagine di AFDT, p.f. dimmi dove che correggo...)
Ciao, Paolo.

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Re: Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da Mik_RE »

Ciao
Ho terminato di testare l'amplificatore con le seguenti modifiche :
1) Inserito polarizzazione fissa del catodo (P) mediante un diodo + zener da 6.8V (7.5V identico al valore originale con RC dopo la sostituzione di una delle due valvole)
2) Resistenza sull'anodo (T) 100K ==> 120K
3) Resistenza Tra i due anodi = 470 K
Impressione di ascolto (estremamente soggettiva ed opinabile) è che l'ampli abbia perso un pò di brillantezza sugli estremi della banda audio mentre è più preciso nel resto.
(rispetto alla versione con collegamento a triodo)
Per semplificare le prove con altri valori resistivi penso che sia preferibile montare un doppio selettore a piu' vie (diciamo 4) dove la prima posizione scollega la resistenza tra i due anodi e le altre 3 inseriscono valori differenti, in modo da poter fare un confronto veloce tra le varie configurazioni.
UnixMan ha scritto: C'è un errore nel link... quello corretto è questo: http://www.audiofaidate.org/it/articoli ... _ECL86.PDF

(se hai trovato il link errato anche all'interno delle pagine di AFDT, p.f. dimmi dove che correggo...)
Il link errato l'ho trovato su un'altro forum dopo aver eseguito una semplice ricerca relativa a "Amplificatori a valvole con PCL86"

Grazie ancora per tutte le info
Ciao
Michele
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Re: Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da Mik_RE »

Riprendo il discorso dopo un paio di settimane fuori per lavoro

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Ho rimediato un selettore a due vie 6 posizioni collegato come riportato sullo schema
La prima posizione , in pratica ripristina il valore originale della resistenza sull'anodo del driver.
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Re: Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da UnixMan »

Ti manca la posizione pentodo puro (330R connessa tra g2 e B+), che in teoria è quella preferibile con lo schadeode. ;)

N.B.: attenzione ad azionare i commutatori con l'ampli acceso. Come minimo rischi dei bei "bump" che i diffusori potrebbero non gradire troppo.

P.S.: il C di disaccoppiamento tra driver e finale è dimonsionato in modo poco generoso; potrebbe non essere un male (il valore "ottimale" di quel C è frutto di una scelta di compromesso tra esigenze opposte) ma, se senti carenza di bassi, potresti provare ad aumentarne il valore (non è detto che dipenda da quello, ma potrebbe).
Ciao, Paolo.

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Re: Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da Mik_RE »

UnixMan ha scritto:Ti manca la posizione pentodo puro (330R connessa tra g2 e B+), che in teoria è quella preferibile con lo schadeode. ;)
Vero !
In realtà ero in attesa di suggerimenti sul tipo di collegamento da adottare. 8)
In rete avevo visto diverse soluzioni che andavano dal collegamento diretto a B+ , al collegamento tramite resistenza da 2.2K (Insulto Finale - che pevede anche la riduzione della resistenza di polarizzazione catodica del finale), volendo evitare di fare casini sono rimasto in standby 8)
Aggiungerò un deviatore in cascata in modo da selezionare il collegamento UL / B+ .

UnixMan ha scritto: N.B.: attenzione ad azionare i commutatori con l'ampli acceso. Come minimo rischi dei bei "bump" che i diffusori potrebbero non gradire troppo.
Da profano pensavo peggio, pertanto ho adottato la tecnica di spegnere sempre l'anodica ed attendere qualche minuto prima di cambiare selezione.

UnixMan ha scritto: P.S.: il C di disaccoppiamento tra driver e finale è dimonsionato in modo poco generoso; potrebbe non essere un male (il valore "ottimale" di quel C è frutto di una scelta di compromesso tra esigenze opposte) ma, se senti carenza di bassi, potresti provare ad aumentarne il valore (non è detto che dipenda da quello, ma potrebbe).
In effetti, una piccola carenza di bassi si nota con il collegamento schadeode, rispetto alla versione iniziale a triodo.
Ho rimediato un paio di condensatori carta/olio della Bosch sempe da 0.1uf e mi piacerebbe provarli al posto dei polipropilene.

Se non chiedo troppo , mi piacerebbe capire la differenza tra il collegamento della g2 alla presa UL rispetto al collegamento true pentode
(per grandi linee, senza farti perdere molto tempo.)
Grazie mille per tutte le info
Ciao
Michele

Edit: mi hai già segnalato i link relativi alla mia ultima domanda :tmi:
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Re: Bruttino...ma suona bene!

Messaggio da Mik_RE »

Ho testato l'ampli nella configurazione schadeode con g2 collegata a b+ e con una esistenza tra i due anodi di 560K.
- con il condensatore 0.1uf in polipropilene si nota una carenza di bassi :sad:
- con il condensatore carta / olio da 0.1 uf accade l'esatto contrario (mi piacerebbe misurare l'esatta capacità di quel condensatore) :doh:
- Ho montato un polipropilene da 0.22 uf e finalmente sembra che sia riuscito a trovare un bilanciamento decente.
Penso che nella versione finale di questo ampli manterrò la connessione a triodo originale, il pentodo con UL e questa versione di schadeode .
Adesso devo tovare un buon pre RIAA per poter pilotare questo ampli ed eventualmente anche il JLH
Ciao
Michele
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Re: Bruttino...ma suona bene!

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Mik_RE ha scritto:- con il condensatore carta / olio da 0.1 uf accade l'esatto contrario (mi piacerebbe misurare l'esatta capacità di quel condensatore) :doh:
- Ho montato un polipropilene da 0.22 uf e finalmente sembra che sia riuscito a trovare un bilanciamento decente.
dubito che un PIO da .1uF nominali abbia una capacità effettiva superiore a quella di un PP da .22uF... vero che i vecchi carta e olio avevano tolleranze decisamente elevate, ma oltre il +100% mi pare troppo anche per loro. :tmi: Verifica che non sia "in perdita". Oppure, forse, la percezione del "basso" non dipende solo dalla capacità... :?:
Mik_RE ha scritto:Penso che nella versione finale di questo ampli manterrò la connessione a triodo originale, il pentodo con UL e questa versione di schadeode.
raccontaci di più... che differenze trovi tra le tre configurazioni?
Ciao, Paolo.

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