discorso solo tecnico.....negativo di griglia

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docelektro
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discorso solo tecnico.....negativo di griglia

Messaggio da docelektro »

Non essendo valvolaro a volte vedo delle cose che mi giudico moto strane. Vorrei fare vedere due schemi con link su internet
Penso che la cosa riguardi solo chi ha qualche capello bianco trattandosi di roba d'epoca.

Il primo
Immagine

il secondo
Immagine

Confrontando due particolari. Solo un commento prima sullo stadio di inversione prima. Il catodina vuole una valvola in meno e se fatto bene è ancora digeribile,almeno a mio avviso ,veniamo al dunque. Le griglie delle finali sono in un caso auto-pilotate con una resistenza e nel secondo caso invece con una tensione negativa esterna fatta da un diodo esterno.
Non so quale sistema sia il migliore ma negli ampli da chitarra (sicuramente non full range) :inlove: e nei jukebox :inlove: catodina e auto polarizzazione vanno per la maggiore. Idem per le radio a valvoloni :shake: .

Si hanno vantaggi a polarizzare con una tensione esterna? Perchè se qualcosa va storto e quella tensione cade succede un disastro ....almeno secondo me....oltre ad avere componenti in più.
se cede il diodo non fondiamo il nocciolo dei finali o della raddrizzatrice?
A casa mia il loudness e i controlli di tono sono presenti,se serve si usa anche l'equalizzatore e l'effetto eco. Perchè il suono deve essere come lo si desidera e non come gli altri lo vogliono a casa nostra
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trini
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Re: discorso solo tecnico.....negativo di griglia

Messaggio da trini »

Beh, dai una occhiata qui: https://idealinnovations.biz/biastubes.htm
Ci sono molte scelte di progetto in ballo per decidere quale via seguire.
Per quanto riguarda l'affidabilità l'unico ampli( di gran lignaggio) che ho visto arrostire le valvole era un autobias, ma è solo un caso; probabilmete la res di catodo era sottodimensionata.
Per i fixed bias si dice di non lesinare sulla qualità del/dei trimmer/s che regolerà la tensione di bias.
Il mio cent.

Ciao, Trini
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docelektro
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Re: discorso solo tecnico.....negativo di griglia

Messaggio da docelektro »

grazie trini,in effetti l'interruzione della resistenza fa salire la tensione e il condensatore va poi in corto e quindi catodo e griglia a zero e le valvole diventano di fatto due raddrizzatrici perchè senza controllo sulle griglie. (chissà se con dei pentodi si può raddrizzare) .
Diciamo che mettendo una resistenza fatta da due resistenze in parallelo e di tipo metallico rivettate alla lamiera si dovrebbe essere al sicuro.
Adesso vado a vedermi il sito che mi hai indicato per l'invertitore di fase.

peccato non sia riuscito a fare funzionare decentemente l'alimentatore AT a diodi SCR (è una lunga storia uno di questi giorni ne parlo) ,avrei potuto mettere una protezione che se i catodi andavano a zero apriva l'anodica. La logica era stare a 250 V senza segnale e alzare a 300 quando serviva. Ma è passato.
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marcotre
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Re: discorso solo tecnico.....negativo di griglia

Messaggio da marcotre »

docelektro ha scritto:Non essendo valvolaro a volte vedo delle cose che mi giudico moto strane. Vorrei fare vedere due schemi con link su internet
Penso che la cosa riguardi solo chi ha qualche capello bianco trattandosi di roba d'epoca.

Il primo
http://www.hirtel.it/PreSerie/C15P_schema.gif

il secondo
http://www.hirtel.it/PreSerie/AF15_schema.gif

Confrontando due particolari. Solo un commento prima sullo stadio di inversione prima. Il catodina vuole una valvola in meno e se fatto bene è ancora digeribile,almeno a mio avviso ,veniamo al dunque. Le griglie delle finali sono in un caso auto-pilotate con una resistenza e nel secondo caso invece con una tensione negativa esterna fatta da un diodo esterno.
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Si hanno vantaggi a polarizzare con una tensione esterna? Perchè se qualcosa va storto e quella tensione cade succede un disastro ....almeno secondo me....oltre ad avere componenti in più.
se cede il diodo non fondiamo il nocciolo dei finali o della raddrizzatrice?
Sul mio Copland per esempio che è un ampificatore da 30 W in classe A la polarizzazione della griglia è fatta con una tensione esterna, la resistenza sul catodo ha un valore molto basso (10 ohm) sufficiente solo per fare misure per tarare il BIAS.
Con l'autopolarizzazione occorre mettere un bel condensatore elettrolitico in parallelo alla resistenza sul catodo, di fatto poi si traduce nel mettere un grosso condensatore in serie al segnale e "filosoficamente" potrebbe non piacere ai puristi HF.
Ad ogni modo i disastri dovrebbero sempre essere evitati con opportuni fusibili sull'alimentatore.
Marco
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Re: discorso solo tecnico.....negativo di griglia

Messaggio da audiofanatic »

docelektro ha scritto:Non essendo valvolaro a volte vedo delle cose che mi giudico moto strane. Vorrei fare vedere due schemi con link su internet
Penso che la cosa riguardi solo chi ha qualche capello bianco trattandosi di roba d'epoca.

Il primo
http://www.hirtel.it/PreSerie/C15P_schema.gif

il secondo
http://www.hirtel.it/PreSerie/AF15_schema.gif

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Si hanno vantaggi a polarizzare con una tensione esterna? Perchè se qualcosa va storto e quella tensione cade succede un disastro ....almeno secondo me....oltre ad avere componenti in più.
se cede il diodo non fondiamo il nocciolo dei finali o della raddrizzatrice?
Dal punto di vista delle prestazioni il negativo di griglia è superiore, il tubo distorce meno.
Per quanto riguarda la sicurezza, se proprio si vuole stare sul sicuro, è sufficiente usare il negativo di griglia per eccitare un relè che collega l'anodica, se viene a mancare tensione alla griglia l'anodica viene scollegata. Per tensioni elevate e per non avere il relè in serie al segnale sui SE, bisognerebbe però usare un TA separato per il negativo e mettere il relè sul primario del TA dell'anodica. Temporizzando il relè si può anche collegare l'anodica quando il negativo di griglia è ben stabilizzato, evitando stress inutili (anche se, comunque, c'è di mezzo il tempo di warm up del filamento)

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Re: discorso solo tecnico.....negativo di griglia

Messaggio da stereosound »

E' possibile proteggere il tubo anche con un fusibile ( sotto il catodo è meglio) e dimensionarlo correttamente.
In caso di guasto del circuito che provvede a creare la tensione negativa di griglia lo stesso fusibile si interromperà staccando il circuito anodico.
Questa tipologia garantisce un contatto stabile.
http://www.ebay.it/itm/FUSIBILE-MICRO-F ... xyVaBS3lam
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Re: discorso solo tecnico.....negativo di griglia

Messaggio da docelektro »

marcotre ha scritto: occorre mettere un bel condensatore elettrolitico in parallelo alla resistenza sul catodo, di fatto poi si traduce nel mettere un grosso condensatore in serie al segnale e "filosoficamente" potrebbe non piacere ai puristi HF.
Di per se mettendo più elettrolitici piccoli magari il danno lo elimini. E' una strategia che faccio già sull'alimentazione. 5 da 10 microfarad valgono di più di uno da 47 o 50 e si può sempre mettere un poliestere in parallelo per ridurre i danni. Per i puristi,bè ogniuno sceglie cosa mettersi in casa. io anche i "piccoli" da 5 W li farei in push pull fosse possibile spremere i doppi triodi tipo 12at7 e similari. l'efficienza non è nemmeno paragonabile,lo so sono taccagno ma grossi classe a scaldano parecchio
Ultima modifica di docelektro il 20 gen 2017, 14:22, modificato 1 volta in totale.
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Re: discorso solo tecnico.....negativo di griglia

Messaggio da docelektro »

audiofanatic ha scritto: Dal punto di vista delle prestazioni il negativo di griglia è superiore, il tubo distorce meno.
Per quanto riguarda la sicurezza, se proprio si vuole stare sul sicuro, è sufficiente usare il negativo di griglia per eccitare un relè che collega l'anodica, se viene a mancare tensione alla griglia l'anodica viene scollegata. Per tensioni elevate e per non avere il relè in serie al segnale sui SE, bisognerebbe però usare un TA separato per il negativo e mettere il relè sul primario del TA dell'anodica. Temporizzando il relè si può anche collegare l'anodica quando il negativo di griglia è ben stabilizzato, evitando stress inutili (anche se, comunque, c'è di mezzo il tempo di warm up del filamento)

Filippo
Sul discorso partenza temporizzata ,molti mettono la raddrizzatrice proprio per quello,ho visto anodiche schizzare su a 510 volt per poi scendere a 400 e pussa quando i pentodi finali sono caldi. inoltre la stessa gestione sicurezze si può mettere sulle prese di uscita degli altoparlanti. Mettendo spinotti speakon a 4 fili non dai la corrente al relè se non sono collegati con un ponte sulla presa tra i piedini 3 e 4 . Fossi cattivo metterei pure un micro sul coperchio di plexiglas se ci sono dei bimbi in casa.
Tuttavia si può ridurre il tempo di preriscaldo,dando la 220 dalla spina il circuito dà 2 minuti di filamenti anche a interruttore spento ,nel frattempo uno accende mette il disco nel lettore e quando parti sono già caldi. Lo stesso stratagemma che usava un noto costruttore di auto tedesche,entrando in auto chiudevi la porta e dava le candelette,quando inserivi la chiave avevi solo pochi secondi e poi partivi.
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Re: discorso solo tecnico.....negativo di griglia

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stereosound ha scritto:E' possibile proteggere il tubo anche con un fusibile ( sotto il catodo è meglio) e dimensionarlo correttamente.
In caso di guasto del circuito che provvede a creare la tensione negativa di griglia lo stesso fusibile si interromperà staccando il circuito anodico.
A questo sul catodo non ci avevo pensato,il fusibile tondo e piccolo non capendo (c'è gente che pensa debbano essere solo cilindrici in vetro) cosa fosse ha buttato una marea di roba elettrica. Poi ancora con i fusibili che adesso i malati della sicurezza mettono nei trasformatori (e che spesso saltano senza motivo) le morti nell'elettronica aumentano. Non sai quanta roba trovo nei bidoni :wasntme:
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