un circuito per chi vuole iniziare con il 3 canali stereo

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
Rispondi
Avatar utente
docelektro
average member
Messaggi: 529
Iscritto il: 31 dic 2016, 14:54
Località: tra saluzzo e savigliano
Been thanked: 1 time
Contatta:

un circuito per chi vuole iniziare con il 3 canali stereo

Messaggio da docelektro »

Visto che questo è un forum di condivisione di idee,voglio esporre la mia

Un circuito risalente al 1986 ,mai presentato in giro (da me ovvio) per consentire a chi vuole iniziare ad ascoltare la musica con una filosofia diversa. O meglio vuole cercare di spendere pochissimo. Una sua versione migliorata è presente sul "juke" autocostruito ma le modifiche applicate sono troppo specifiche (specialmente il loudness e l'accensione /spegnimento da remoto) pertanto metterò la prima versione con le sole aggiunte per essere accoppiata all'AMD phoenix. Sia per chi volesse farsi la replica del marauder,sia per chi vuole un sistema audio moooolto economico.

un pò di storia prima,il "papà" del moderno 2.1 ha ....60 anni...e risale a degli esperimenti fatti dalla RCA ancora all'epoca del dopoguerra. Il progetto iniziale consisteva in un woofer (lo chiamavano "camera di compressione" di fatto una cassa chiusa particolare più grande del previsto) che tramite un crossover (all'epoca valvolare) inviava le frequenze "sotto" a un certo valore sommando i canali stereo. La differenza rispetto al 2.1 moderno è che i satelliti venivano pilotati in full range e di fatto il woofer entrava solo per "dare una mano" quando i satelliti per loro natura avevano il "calo in basso". Attenzione al fatto che il woofer era montato al contrario,ossia col magnete fuori. Non chiedetemi perchè però,a me è stato detto così.

Da questi studi nacque il sistema "stereo round" applicato dalla rowe ami nel juke continental2 ,un sistema particolare di amplificazione con uno dei due canali invertito di fase che tramite una scheda passiva (ancora oggi coperta da top secret) pilotava il woofer e il tw montati sul pannello frontale con la somma dei canali e invece i medi su due grossi ellittici in stereo sui fianchi.
Di per se non è difficile ipotizzare che sulla scheda ci fossero solo 3 induttanze e una manciata di elettrolitici BP.
E' sicuramente uno dei primi casi di stereofonia parziale della storia. Ma negli anni 60 già avere la stereofonia era gran cosa.

Successivamente questo sistema è stato abbandonato e i successivi rowe ami erano stereo "normali" con il woofer collegato usando i canali a ponte. La schedina crossover era ovviamente stata modificata

Veniamo ai giorni nostri,la scheda che propongo è in grado di creare il 3 canale dei bassi per il pilotaggio dell'amplificatore che piloterà la nostra camera di compressione emmmm...subwoofer. Una scheda ULTRA economica,modificabile e sicuramente migliorabile senza alterare i due canali stereo .
Questo per consentire a chi ha pochi soldi e un computer di recupero di farsi un lettore audio di tutto rispetto che può registrare (il computer è dotato di HD...quindi registra) ,riprodurre e archiviare la musica.
Ovvio non sarà al livello di cose ben più dotate ma ....costa poco ....non vuole alte tensioni e può essere il primo passo per chi inizia e ha il portafoglio vuoto.
Lo stesso sistema può essere usato costruendo cabinati,mame,gamecube e playstation per dare spessore al gioco.

ATTENZIONE (un remember non un disclaimer) la fase dei bassi che esce dal circuito è invertita di 180 gradi rispetto al previsto,pertanto se non avete il woofer con magnete all'esterno dovete fare un cavo incrociato per collegarlo.

Veniamo ai primi problemi e a come sono stati risolti.

-Il computer genera un segnale "sporco",analizzando l'uscita della scheda audio con l'oscilloscopio sono presenti dei picchi molto stretti dovuti alle armoniche dell'alimentatore,a frequenza decisamente alta . E' stato messo un filtro sull'ingresso fatto dai condensatori da 22n e 470p e dalla resistenza da 12K.
Feci poi manutenzione sull'alimentatore e cambiai alcuni elettrolitici ,uno dei quali era gonfio ma oramai il filtro c'era ed è rimasto. E comunque aiuta ad addolcire il suono di alcuni mp3 compressi all'inverosimile.

-Non è presente nessun circuito di antibump e pertanto la scheda deve accendersi e spegnersi insieme agli amplificatori.

-deve essere montata in un mobiletto metallico e collegato a massa,essendo possibile alimentarla sia a 12 che a 24 volt ha un regolatore di tensione dedicato. Non deve essere alimentata in alternata.

Ed ora descriviamola: Il segnale passa per il potenziometro del volume e giunge si due stadi a basso guadagno che pilotano i due amplificatori con i due TA 7250 alimentati dall'alimentatore da pc portatile toshiba (15 volt 60 W) ,non saranno i migliori ampli sulla terra ma costano poco. E l'alimentatore si trova 10 E ai mercatini delle pulci. il mio lo avevo comprato a vigone. Attaccati a questi ci sono due comuni altoparlanti biconici kenwood da 160 mm (car stereo) .
Una parte del segnale viene spillato dalle resistenze ad alto valore da 150K ,scelto per non creare diafonia e vanno alla rete di amplificazione selettiva che eleva il segnale per l'ampli dei bassi.
Per pilotare l'ampli dei bassi è possibile usare un ampli qualunque purchè con almeno 50 W e un comune woofer da 12" montato (al contrario) in una cassa chiusa con volume vicino alla Vas.

Nel caso della replica del marauder uso altri integrati finali e un altra configurazione se a qualcuno interessa li esporrò.

ecco ora lo schema. I transistor sono dei BC238B salvo il bc 108 B (non ho trovato nulla di più economico ) e almeno quelli dei due canali andrebbero selezionati per avere un Q simile. Il potenziometro volume è un 47KB. Non occorre dissipatore sull'integrato stabilizzatore.

Se qualcuno volesse farla a FET usando dei 2n2386 ( quello che consuma meno di tutti) occorre modificare pesantemente il circuito essendo semiconduttori diversi non sono sostituibili. So che qualcuno lo ha fatto
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
A casa mia il loudness e i controlli di tono sono presenti,se serve si usa anche l'equalizzatore e l'effetto eco. Perchè il suono deve essere come lo si desidera e non come gli altri lo vogliono a casa nostra
Avatar utente
audiofanatic
sostenitore
Messaggi: 5748
Iscritto il: 11 ott 2005, 15:46
Località: Italy
Has thanked: 1 time
Been thanked: 28 times
Contatta:

Re: un circuito per chi vuole iniziare con il 3 canali stere

Messaggio da audiofanatic »

docelektro ha scritto:Visto che questo è un forum di condivisione di idee,voglio esporre la mia

Un circuito risalente al 1986 ,mai presentato in giro (da me ovvio) per consentire a chi vuole iniziare ad ascoltare la musica con una filosofia diversa. O meglio vuole cercare di spendere pochissimo. Una sua versione migliorata è presente sul "juke" autocostruito ma le modifiche applicate sono troppo specifiche (specialmente il loudness e l'accensione /spegnimento da remoto) pertanto metterò la prima versione con le sole aggiunte per essere accoppiata all'AMD phoenix. Sia per chi volesse farsi la replica del marauder,sia per chi vuole un sistema audio moooolto economico.
Ciao e benvenuto

grazie per la storia dei Juke-Box, dopo i monofonici questa ci mancava :grin:
comunque sia, quello che proponi non ha nulla di speciale ed è stato più e più volte implementato dai frequentatori di questo forum
inoltre non vedo perchè complicarsi la vita quando con pochi euro ti puoi procurare una scheda con controllo di volume e frequenza di taglio regolabile

https://it.aliexpress.com/item/Low-Pass ... 4d7297a30d

e se si vuole quella con l'alimentatore on-board si spende solo qualcosa in più

https://it.aliexpress.com/item/Fever-lo ... 07efca7da1

per la cronaca, le schede in questione le ho acquistate e misurate, e funzionano :grin:

detto questo, la questione del terzo canale può avere un certo interesse, ma non certo per la semplice aggiunta di un terzo altoparlante, quanto per la possibilità di estrarre informazioni spaziali dalle due tracce stereo
Molti anni fa provai un circuito elaborato (così dicevano) da Brian Eno per la sua musica d'ambiente, e consisteva in uno sfasatore-sommatore che creva due canali differenza L-R e R-L. Devo dire che l'effetto di spazialià ottenuta era veramente piacevole... e probabilmente il circuito è alla base di tutti i vari processori "trinaurali" sul mercato. il principio è poi più o meno quello utilizzato anche da Polk nelle sue casse SDA, più difficili da realizzare perchè lo sfasamento era ottenuto con trasformatori, sempre con un trasformatore funzionava un sistema degli anni 60 basato sulla matrice M-S, senza dimenticare il "tre canali" di Klipsch, due Klipschorn ai lati e una Heresy al centro...

http://www.sst.audio/trinaural/
http://www.polksda.com/
http://rawsound.com/articles/MSspeaker/

un approccio ai tre canali diverso dall'estrazione dei segnali differenza è invece quello del Deep-Stereo di Audioreview, un sistema invero poco compreso dai più, ma veramente interessante, dato che estraeva le componenti monofoniche (quelle che concorrono alla formazione delle sorgenti virtuali al centro della "scena") e le faceva riprodurre da un canale apposito, identico a quelli laterali, non funzionando in tempo reale ma solo su file processati da pc IMHO non ha avuto la diffusione che meritava

comunque sia, quello del terzo canale è un argomento che continua a interessare, basta googlare con "trinaural" per trovare molto materiale sulla questione
https://www.google.it/search?client=fir ... P9-jh26jTo

Filippo
Avatar utente
UnixMan
sostenitore
Messaggi: 12086
Iscritto il: 27 ott 2005, 22:34
Località: L'Aquila (Italy)
Has thanked: 77 times
Been thanked: 47 times

Re: un circuito per chi vuole iniziare con il 3 canali stere

Messaggio da UnixMan »

audiofanatic ha scritto:[...]consisteva in uno sfasatore-sommatore che creva due canali differenza L-R e R-L.
si chiama "Matrice Stereo"... ;)

Oltre che con i tradizionali segnali "L" (Left) e "R" (Right), un segnale stereo può essere rappresentato anche attraverso due segnali "M" (Mid) e "S" (Side).

Cioè con un canale "centrale" (Mid), equivalente al mono, ed un canale "laterale" (Side).

Le due "codifiche" sono perfettamente equivalenti ed intercambiabili. La relazione tra le due diverse rappresentazioni è banale. Si può passare dall'una all'altra e viceversa attraverso la "Matrice Stereo" (matrice additiva), cioè semplicemente sommando e "sottraendo" tra loro i due segnali (la sottrazione si ottiene invertendo -cioè sfasando di 180°- un canale prima di sommarlo all'altro).

Tralasciando i fattori di scala, la matrice è questa:

M = R + L
S = L - R

e, per converso:

L = M + S
R = M - S

(in realtà, come facilmente verificabile facendo le sostituzioni, si ha: L-R=M+S-M+S=2S, ecc., quindi M=1/2(R+L), S=1/2(L-R), ecc).

In fase di "produzione" e "post-produzione" delle registrazioni stereo le conversioni da una "codifica" all'altra e viceversa sono all'ordine del giorno... ;)

Una cosa IMO molto interessante è la possibilità di utilizzare la matrice stereo per realizzare un sistema stereo con un "singolo" diffusore che emette frontalmente il segnale "Mid" e lateralmente quello "Side":

Stereophonic Sound from a Single Speaker

Cioè né più né meno che l'analogo in riproduzione della comune (ed eccellente) tecnica di ripresa microfonica (coincidente) "Mid-Side" (inventata alle origini della stereofonia dallo stesso Blumlein), che consiste appunto nel catturare il segnale "M" con un mic. "frontale" (di solito un cardioide), puntato direttamente verso la sorgente da riprendere e quello "S" con un mic. bidirezionale ("figure of 8") montato perpendicolarmente all'altro (cioè che "guarda" verso i lati).

Uno dei vantaggi del sistema Mid-Side (tanto in ripresa quanto in riproduzione) è che variando il rapporto tra le ampiezze dei segnali "M" ed "S" si può variare a piacimento l'ampiezza dell'immagine.

Una cosa simile si può fare anche con tre diffusori anziché uno solo (tecnica non-coincidente): http://www.diyaudio.com/forums/multi-wa ... ost3624054

@docelektro: visto che ti piacciono i sistemi "non convenzionali", dovresti provare... ;)

Altra discussione a proposito di vari sistemi "non convenzionali" che potrebbe interessarti:

Sistemi non convenzionali: Stereolith, Carlsson, omni...”.
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Avatar utente
docelektro
average member
Messaggi: 529
Iscritto il: 31 dic 2016, 14:54
Località: tra saluzzo e savigliano
Been thanked: 1 time
Contatta:

Re: un circuito per chi vuole iniziare con il 3 canali stere

Messaggio da docelektro »

vado a vedere,anche se qui sono già molto più evoluti. Il mio (e quello di alcuni juke) come sistema altro non era che la somma dei bassi e il suo dirottamento su un diffusore in più per sfruttare la caratteristica che l'essere umano non riesce a capire da dove arrivano i suoni al di sotto di una certa frequenza.
Inoltre sempre seguendo la filosofia che mi accompagna,un W solo discreto costa meno di due così così.

Avevo incontrato in una birreria il sistema acousticmass di bose e mi ha deluso perchè con un minimo di attenzione si scopre il "cassone" in quanto i due satelliti sono troppo piccoli e lavorano troppo alto. Anche se in quella birreria oramai lo hanno cambiato perchè il titolare si vede che una sera carburava troppo e ha dato troppo gas sul volume cremandolo. Adesso ci sono 4 celestion convenzionali.

Anzi ne approfitto anche per proporre il "subbone" pilotabile con 3 canali dei 4 recuperati da una vecchia autoradio. E' nella parte bassa del mio marauder.

P.S. sebbene il mio avatar sia "riky" (un personaggio virtuale,ma è una lunga storia) non sono scozzese :lol:
A casa mia il loudness e i controlli di tono sono presenti,se serve si usa anche l'equalizzatore e l'effetto eco. Perchè il suono deve essere come lo si desidera e non come gli altri lo vogliono a casa nostra
Avatar utente
UnixMan
sostenitore
Messaggi: 12086
Iscritto il: 27 ott 2005, 22:34
Località: L'Aquila (Italy)
Has thanked: 77 times
Been thanked: 47 times

Re: un circuito per chi vuole iniziare con il 3 canali stere

Messaggio da UnixMan »

docelektro ha scritto:[...] Il mio (e quello di alcuni juke) come sistema altro non era che la somma dei bassi e il suo dirottamento su un diffusore in più [...]
quindi sostanzialmente niente altro che la classica (e diffusissima) configurazione "satelliti+sub"... nihil novi sub sole. ;)
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Avatar utente
audiofanatic
sostenitore
Messaggi: 5748
Iscritto il: 11 ott 2005, 15:46
Località: Italy
Has thanked: 1 time
Been thanked: 28 times
Contatta:

Re: un circuito per chi vuole iniziare con il 3 canali stere

Messaggio da audiofanatic »

UnixMan ha scritto:Stereophonic Sound from a Single Speaker

collegandomi a quanto illustrato sopra, segnalo anche un prodotto commerciale che ha avuto un certo riscontro, l'EMES OWL

http://www.emes.de/pageseng/products/em ... iniowl.htm

http://www.barryrudolph.com/mix/emesowlspeaker.html

Filippo
Avatar utente
UnixMan
sostenitore
Messaggi: 12086
Iscritto il: 27 ott 2005, 22:34
Località: L'Aquila (Italy)
Has thanked: 77 times
Been thanked: 47 times

Re: un circuito per chi vuole iniziare con il 3 canali stere

Messaggio da UnixMan »

audiofanatic ha scritto:collegandomi a quanto illustrato sopra, segnalo anche un prodotto commerciale che ha avuto un certo riscontro, l'EMES OWL
mmmh... magari mi sbaglio (non ho letto tutta la descrizione) ma, "a naso", temo che la configurazione degli OWL (pur sfruttando -diversamente- i medesimi principi), funzioni solo come monitor nearfield (e, se ho visto giusto, preferibilmente in ambienti molto assorbenti).

Al contrario il sistema di Elias è pensato proprio per funzionare in ambiente... e nei comuni ambienti domestici, non in ambienti particolarmente trattati acusticamente.

D'altro canto funziona esattamente come il sistema di ripresa mid-side... "alla rovescia", nel senso che anziché "catturare" un campo acustico lo ricrea. Sfruttando proprio le interazioni che si vengono a creare in ambiente tra l'emissione frontale e quella laterale (in effetti "quelle" laterali: due emissioni monodirezionali giustapposte, a simulare una singola emissione bidirezionale... per altro anche in questo caso analogamente a quanto talvolta si fa anche in ripresa, utilizzando due cardioidi giustapposti a simulare un singolo "figure of 8").

BTW: il parallelismo tra tecniche di ripresa e tecniche di riproduzione offre degli spunti di riflessione molto interessanti... :?:

Per cominciare, a ben vedere anche la configurazione più tradizionale (il classico triangolo equilatero con i due diffusori left/right su due vertici e l'ascoltatore nel terzo) di fatto altro non è che una configurazione analoga alla tecnica di ripresa stereo nota come "A-B" (AKA "spaced array").

Ma (ed è un grosso MA...) è da notare che, mentre in fase di riproduzione le caratteristiche direzionali dei trasduttori (diffusori) sono spesso sottovalutate se non del tutto ignorate, in fase di ripresa le diverse tecniche stereofoniche prevedono rigorosamente l'impiego di trasduttori (microfoni) con ben precise caratteristiche direzionali a seconda delle diverse configurazioni (disposizioni) impiegate...

Ad es. si devono usare due mic. unidirezionali ("cardioidi") incrociati nel caso della "XY", due bidirezionali incrociati nel "Blumlein pair", un unidirezionale + un bidirezionale (puntato a 90°) per la Mid-Side, ecc... e rigorosamente due omnidirezionali nel caso della A-B.

Un dubbio perciò nasce spontaneo: sarà mica per questo che, nella tradizionale disposizione spaziata, i risultati migliori si ottengono proprio con i diffusori omnidirezionali? :?

Inoltre, considerando che tipicamente i diffusori più comuni hanno diagrammi polari sostanzialmente unidirezionali (simil-cardioide...), verrebbe da pensare il modo più opportuno di disporli non sia affatto quello tradizionale ma piuttosto una disposizione analoga a quella dei mic. nella configurazione "XY"! :tmi:

Ovvero incrociati (con angolo tra 90° e 120°) e (per quanto possibile) con emissione "coincidente" (cioè sovrapposti o "affacciati", con i diversi centri di emissione quanto più possibile vicini tra loro), e posti direttamente di fronte all'ascoltatore. Nonché (ovviamente, dato che le rispettive emissioni "puntano" dalla parte opposta) pilotati con i canali invertiti (destro sul sinistro e viceversa).

Decisamente da provare... tanto più che ci vuole un attimo a farlo. :geek:

P.S.: Ops, siamo finiti decisamente OT... sorry. :doh:
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Rispondi
  • Argomenti simili
    Statistiche
    Ultimo messaggio