Pre con Trasformatori uscita....

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iberton
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Pre con Trasformatori uscita....

Messaggio da iberton »

Ciao a tutti,
sto guardando, per curiosità, schemi di pre SE con trasformatori di uscita per farmi un'idea sui principi su cui si basano.
Per esempio ho fissato l'attenzione sulo schema del WOT, noto progettino basato sulla valvola americana 5687.
la sua progettazione mi è parsa abbastanza chiara e non si discosta di molto da quella di un finale SE molto semplice, per la sola eccezione che il secondario del TU è di 600 Ohm. Il primario è, infatti 3/4 volte la Ri della valvola in coincidenza del punto di lavoro (2 KOhm) e dunque circa 6K.
Se disegno la retta di carico sulle caratteristiche anodiche dovrebbe coincidere tutto.
Ora, se io vado a vedere i cataloghi dei trasformatori di uscita per preamplificatori, non trovo i valori di primario e secondario, ma dati tipo 7.2+7.2 : 1+1 oppure 2+2 : 1+1+1+1 (mi riferisco a Lundahl) e similarmente per altri costruttori.
Ora mi chiedo, come vanno interpretati tali valori? (scusate sin d'ora l'ignoranza)
E' proprio giusto dimensionare un pre SE a TU come ho pensato per il WOT o le cose non stanno proprio così?
Grazie
Igor
iberton
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Re: Pre con Trasformatori uscita....

Messaggio da iberton »

Nessuno può rispondermi in merito in modo esaustivo?
Questo è, ad esempio, il link del wot
https://darklanternforowen.wordpress.co ... beginning/
Grazie
Igor
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plovati
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Re: Pre con Trasformatori uscita....

Messaggio da plovati »

2+2:1+1

significa che hai un rapporto spire di 4:2 con presa intermedia. L'impedenza primaria si calcola moltiplicando quella secondaria per il quadrato del rapporto spire.
Con secondario da 600Ohm hai impedenza primaria di 2400Ohm, nel caso sopra.

Un pre a trasformatori si progetta esattamente come un (piccolo) finale. E un pre a trasformatori con la 5687 o la 12B4A alla fine è molto molto simile ad uno "LO Scherzo" per esempio. Unica nota: alimentazione deve essere molto più filtrata (celle LC doppie o moltiplicatori di capacità). Specie se si alimenta un finale da 2o 300W /1V ingresso.
_________
Piergiorgio
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UnixMan
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Re: Pre con Trasformatori uscita....

Messaggio da UnixMan »

iberton ha scritto:Ora, se io vado a vedere i cataloghi dei trasformatori di uscita per preamplificatori, non trovo i valori di primario e secondario, ma dati tipo 7.2+7.2 : 1+1 oppure 2+2 : 1+1+1+1 (mi riferisco a Lundahl) e similarmente per altri costruttori.
Ora mi chiedo, come vanno interpretati tali valori?
in effetti, il dato è molto più corretto di quello indicato per i TU.

Dire che un trasformatore "ha una impedenza di 600 Ohm" (o qualsiasi altro valore) in realtà è una affermazione del tutto priva di senso.

Nel caso dei TU la cosa assume un senso puramente convenzionale se si assume che il secondario sia collegato ad una impedenza di un dato valore prefissato: ad es. un TU "con impedenza primaria di 5K" presenta tale impedenza al primario se al suo secondario "da 8 Ohm" è collegato un carico che ha esattamente tale impedenza (e.g. un resistore di tale valore).

In generale, di per sé stesso un trasformatore non ha una sua impedenza propria. Ha solo un "rapporto di trasformazione" (o più di uno, se ci sono più di due avvolgimenti e/o avvolgimenti con più "prese"), che è pari al rapporto tra il numero di spire (e quindi legato anche alle induttanze) degli avvolgimenti "primario" e "secondario"(*); questo corrisponde anche al rapporto tra le tensioni ed al rapporto (inverso) tra le correnti.

(*) N.B.: "primario" e "secondario" sono nomi del tutto convenzionali, determinati dall'uso: di per sé stesso un trasformatore è una macchina elettrica del tutto simmetrica, non ha un "verso".

L'impedenza che "il primario" di un TU presenta ad un tubo corrisponde perciò al valore dell'impedenza collegata "al secondario" riflessa al primario, cioè all'impedenza collegata al secondario moltiplicata per il quadrato del rapporto di trasformazione "n". Si fa presto a capire perché:

Zpri=Vpri/Ipri
Zsec=Vsec/Isec

Vsec=n*Vpri
Isec=Ipri/n

per cui, sostituendo:

Zsec = (n*Vpri)/(Ipri/n) = (n*n*Vpri)/Ipri = Zpri*n2

I dati riportati, ad es. A+B : C+D, si riferiscono proprio ai rapporti tra il numero di spire, cioè ai rapporti di trasformazione: i numeri a sinistra ed a destra dei due punti si riferiscono ai due "lati" (primario/secondario) del trasformatore. Ad es., banalmente, un trasformatore 1:1 è un trasformatore che ha due avvolgimenti con lo stesso numero di spire, e che quindi ha un rapporto di trasformazione n=1, per cui tensioni e correnti "al primario" sono uguali a quelle "al secondario", ed ovviamente ne consegue che anche l'impedenza è la stessa.

Laddove in uno (o entrambi) i "lati" sono indicati più numeri separati da un '+' si vuole indicare che il relativo avvolgimento ha una (o più) prese intermedie (o avvolgimenti separati). Ad es., un trasformatore 1+1:1+1 è un trasformatore che ha quattro avvolgimenti (oppure due avvolgimenti con presa centrale) uguali. In questo caso, a seconda di come vengono utilizzati i diversi avvolgimenti (o le diverse prese) si possono ottenere rapporti di trasformazione (e quindi rapporti di impedenza) diversi.

Fin qui non abbiamo però tenuto conto di un altro parametro fondamentale, cioè dell'induttanza propria degli avvolgimenti.

Come dovrebbe risultare intuitivamente ovvio, la max impedenza che un trasformatore può "riflettere" -ad una data frequenza- non può essere superiore all'impedenza presentata a quella stessa frequenza da un induttore di induttanza pari a quella del corrispondente avvolgimento del trasformatore.

Perciò, oltre al rapporto di trasformazione, va tenuto conto anche dell'induttanza degli avvolgimenti, che pongono un limite superiore alla max impedenza riflessa, soprattutto alle freq. più basse.
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
iberton
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Re: Pre con Trasformatori uscita....

Messaggio da iberton »

Grazie a entrambi per le esaurienti risposte. :smile:
Saluti.
Iogr
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