Il solito trecentobi

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francoiacc
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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da francoiacc »

Ce li ho, anzi ne ho svariati ma mi piace di più così, hanno tutta la piastra superiore pera aletta e con due semplici supporti ad L è anche comodo da regolare.
Nessun suggerimento sul punto di lavoro, polarizzazione e sul trasformatore di uscita hashimoto?
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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da mariovalvola »

Io di uscita Hashimoto ho provato solo il il grosso e non va male ma costa molto. Se ti trovi bene con James sta su James. Sui punti di lavoro, segui quelli WE e vedi.
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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da francoiacc »

Vorrei implementare quanto sotto, cosa ne pensate ? Stando a LTSpice la massima dissipazione di placca della 300B è di 34W
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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da PPoli »

francoiacc ha scritto:Vorrei implementare quanto sotto, cosa ne pensate ? Stando a LTSpice la massima dissipazione di placca della 300B è di 34W
Ma non era 40W? E 28W per le mesh
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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da francoiacc »

PPoli ha scritto:
francoiacc ha scritto:Vorrei implementare quanto sotto, cosa ne pensate ? Stando a LTSpice la massima dissipazione di placca della 300B è di 34W
Ma non era 40W? E 28W per le mesh
Certo, quello che intendevo è che polarizzata come da schema la 300B dissipa al massimo 34W, che come appunto fai notare è al di sotto dei 40W che rappresentano il limite massimo.
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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da PPoli »

Ok. Prova anche con valcole reali che non sono sempre esattamente uguali alle specifiche.
Mi ricordo che quandonl avevo sostituito nel vecchio ampli le jj che dissipavano 24 W con le FullMusic mesh avevo avuto la brutta sorpresa che queste dissipavano 28 W. Proprio al limite. Evidentemente hanno una resistenza interna minore.
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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da UnixMan »

Inserisci una R da 10 Ohm (o anche solo 1 Ohm), <=1% in serie a ciascun catodo per misurare la corrente e rendi regolabile il negativo di griglia...
Ciao, Paolo.

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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da francoiacc »

Prima di procedere alla modifica dello stadio di potenza, cosa abbastanza impegnativa in termini di parti coinvolte, sto ancora cercando di affinare ulteriormente stadio pilota e alimentazione.
Riguardo all'alimentazione pensavo di aggiungere uno stabilizzatore:
stabilizzazione.png
Vorrei risolvere così anche il problema di circa 10V di differenza che ho tra i due monofonici.

Riguardo lo stadio pilota invece sono ancora molto confuso. Lo stadio SRPP implementato funziona ma ho l'impressione che sia un po' gracilino per pilotare adeguatamente la 300B, ci scorrono solo 6mA. Non vorrei ancora cambiare TA zoccoli e piastre, quindi detta in poche parole voglio rimanere sulle 2x6J5 che ci sono. In queste condizioni la soluzione che più mi intriga è un bel parallelo di 6J5 con un CCS tarato per una 20mA che farebbe dissipare un paio di watt ad ognuna delle due valvole.
Pallelo_6J5.png
La cosa che non mi convince rispetto allo stadio pilota con SRPP è che il parallelo di 6J5 è bello lineare e mi perdo il fenomeno della cancellazione armonica, per cui mi aumenta la THD di uscita. Ecco i risultati delle analisi di Fourier dei due circuiti, entrambe per una tensione di uscita di circa 10Vpp (ca. 1.5W di uscita)

Circuito con parallelo di 6J5:

N-Period=1
Fourier components of V(out) - Stadio Finale
DC component:-0.0981865

Harmonic Frequency Fourier Normalized Phase Normalized
Number [Hz] Component Component [degree] Phase [deg]
1 1.000e+03 5.682e+00 1.000e+00 -6.94° 0.00°
2 2.000e+03 7.017e-02 1.235e-02 60.75° 67.69°
3 3.000e+03 1.368e-02 2.407e-03 -38.13° -31.19°
4 4.000e+03 2.009e-03 3.535e-04 -147.89° -140.95°
5 5.000e+03 4.416e-04 7.772e-05 155.12° 162.06°
6 6.000e+03 2.160e-04 3.801e-05 175.01° 181.95°
7 7.000e+03 2.068e-04 3.639e-05 -179.03° -172.09°
8 8.000e+03 1.841e-04 3.240e-05 179.59° 186.54°
9 9.000e+03 1.631e-04 2.870e-05 179.51° 186.45°
Total Harmonic Distortion: 1.258719%(1.258747%)

N-Period=1
Fourier components of V(out1) - Stadio Pilota
DC component:0.00695494

Harmonic Frequency Fourier Normalized Phase Normalized
Number [Hz] Component Component [degree] Phase [deg]
1 1.000e+03 3.411e+01 1.000e+00 -179.92° 0.00°
2 2.000e+03 1.027e-01 3.011e-03 90.76° 270.68°
3 3.000e+03 2.005e-03 5.878e-05 175.99° 355.91°
4 4.000e+03 9.036e-05 2.649e-06 -58.41° 121.51°
5 5.000e+03 4.451e-05 1.305e-06 -6.10° 173.82°
6 6.000e+03 6.681e-06 1.958e-07 34.03° 213.94°
7 7.000e+03 5.444e-06 1.596e-07 2.65° 182.57°
8 8.000e+03 5.222e-06 1.531e-07 -0.83° 179.09°
9 9.000e+03 4.602e-06 1.349e-07 0.01° 179.93°
Total Harmonic Distortion: 0.301156%(0.301156%)

Circuito con SRPP

N-Period=1
Fourier components of V(out) - Stadio finale
DC component:-0.0532517

Harmonic Frequency Fourier Normalized Phase Normalized
Number [Hz] Component Component [degree] Phase [deg]
1 1.000e+03 4.973e+00 1.000e+00 0.18° 0.00°
2 2.000e+03 5.928e-03 1.192e-03 68.84° 68.66°
3 3.000e+03 1.174e-02 2.361e-03 -2.88° -3.05°
4 4.000e+03 1.339e-03 2.692e-04 -98.45° -98.62°
5 5.000e+03 2.219e-04 4.462e-05 174.66° 174.48°
6 6.000e+03 5.842e-05 1.175e-05 156.55° 156.37°
7 7.000e+03 4.503e-05 9.055e-06 178.26° 178.09°
8 8.000e+03 4.229e-05 8.504e-06 178.66° 178.48°
9 9.000e+03 3.762e-05 7.565e-06 178.35° 178.17°
Total Harmonic Distortion: 0.265877%(0.265886%)

N-Period=1
Fourier components of V(out1) - Stadio Pilota
DC component:-0.236117

Harmonic Frequency Fourier Normalized Phase Normalized
Number [Hz] Component Component [degree] Phase [deg]
1 1.000e+03 2.955e+01 1.000e+00 -179.88° 0.00°
2 2.000e+03 3.712e-01 1.256e-02 90.43° 270.31°
3 3.000e+03 5.152e-03 1.744e-04 -179.68° 0.20°
4 4.000e+03 3.737e-04 1.265e-05 -172.34° 7.54°
5 5.000e+03 2.774e-04 9.387e-06 -179.72° 0.16°
6 6.000e+03 2.553e-04 8.641e-06 -179.42° 0.46°
7 7.000e+03 2.188e-04 7.405e-06 -180.00° -0.12°
8 8.000e+03 1.912e-04 6.472e-06 -179.99° -0.11°
9 9.000e+03 1.700e-04 5.753e-06 -179.99° -0.11°
Total Harmonic Distortion: 1.256397%(1.256398%)

E qui si ripropone la solita questione: ma questa THD alla fine conta davvero poi tanto ? O mi sto facendo una inutile sega celebrale e tutto sommato l'SRPP va più che bene ?
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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da trini »

francoiacc ha scritto:Vorrei risolvere così anche il problema di circa 10V di differenza che ho tra i due monofonici.
Ti capisco :grin: , anche io sono molto(troppo) portato all'ottenimento di una eguaglianza perfetta fra i due canali; 10 V su 400 e passa sono il 2,5%, potrebbe anche starci. Comunque prova.
francoiacc ha scritto:Lo stadio SRPP implementato funziona ma ho l'impressione che sia un po' gracilino per pilotare adeguatamente la 300B, ci scorrono solo 6mA.
Lo SRPP ha dei suoi problemi "congeniti" di adattamento di impedenza, cioè funziona bene entro un ristretto margine di variabilità e l'impedenza di ingresso dello stadio finale non è fissa. Leggi qua, se già non lo hai fatto: http://www.tubecad.com/may2000/. Ci sono anche suggerimenti per altri circuiti che potrebbero fare al caso tuo.
francoiacc ha scritto:La cosa che non mi convince rispetto allo stadio pilota con SRPP è che il parallelo di 6J5 è bello lineare e mi perdo il fenomeno della cancellazione armonica.....
Io farei festa :party: :lol:

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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da francoiacc »

Ok mi sono convinto a provare. Allora vorrei testare il CCS prima di montarlo, ho provato con un alimentatore da 15V come di seguito:
CCS_test.png
Si accende solo il led di sotto (quello tra base emettitore dell'MJE350) e la corrente è bassina , circa 6mA. Il circuito sembra realizzato correttamente, cosa sbaglio?
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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da francoiacc »

trini ha scritto: Ci sono anche suggerimenti per altri circuiti che potrebbero fare al caso tuo.
Quali ?
Francesco

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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da UnixMan »

trini ha scritto:
francoiacc ha scritto:La cosa che non mi convince rispetto allo stadio pilota con SRPP è che il parallelo di 6J5 è bello lineare e mi perdo il fenomeno della cancellazione armonica.....
Io farei festa :party: :lol:
io pure: la riduzione della distorsione armonica "funziona" (cioè, è una cosa positiva) solo se ad essere ridotta (in modo "naturale") è la distorsione di ogni singolo stadio. Ottenere una riduzione della THD complessiva per mezzo della cancellazione è un trucco che può piacere agli strumenti, ma non al nostro udito. ;)

Non fosse altro perché tale riduzione della THD, dovuta fondamentalmente ad una riduzione della 2a armonica, non viene affatto "gratis". Lo scotto da pagare è un aumento delle armoniche di ordine più elevato. Che, sebbene di ampiezza sensibilmente minore, sono molto più evidenti (e sgradite) all'ascolto.
trini ha scritto:Lo SRPP ha dei suoi problemi "congeniti" di adattamento di impedenza, cioè funziona bene entro un ristretto margine di variabilità e l'impedenza di ingresso dello stadio finale non è fissa. Leggi qua, se già non lo hai fatto: http://www.tubecad.com/may2000/.
ehm... seguo anche io Broskie e molto spesso (per non dire quasi sempre) mi trovo in perfetta sintonia con lui, ma in questo caso IMHO ha preso una solenne cantonata.

L'SRPP era stato ideato (molto ma molto tempo prima di essere "scoperto" dai progettisti audio...) come "line-driver" per segnali video. Un compito quanto mai critico e gravoso, che comporta il pilotaggio di carichi reattivi tutt'altro che facili. Se fosse come dici, non sarebbe stato minimamente adatto per il compito stesso per cui è stato inventato e poi ampiamente utilizzato! ...ovviamente, così non è. :tmi:

L'errore probabilmente nasce dal fatto che Broskie ha preso il nome di quel circuito ("Shunt-Regulated Push-Pull") un po' troppo alla lettera e l'ha giudicato dal punto di vista del suo funzionamento come push-pull. Solo che l'SRPP di fatto non è un vero e proprio push-pull (se non quando lavora "a vuoto", senza alcun carico...). Su questo Broskie ha senza dubbio ragione. Solo che... estiquatsi, chissenefrega! ;)

Semplicemente, su carichi gravosi il SRPP si comporta più come un single-ended che come un push-pull. Per essere più precisi, si comporta sostanzialmente come uno stadio a catodo comune che vede un carico (circa) pari al carico (esterno) del circuito moltiplicato per il guadagno del "tubo alto", mentre il carico stesso viene pilotato con una impedenza (circa) pari a quella del "tubo basso" divisa per il medesimo fattore (potremmo dire che in questo circuito il "tubo alto" si comporta in modo analogo al mio "SSOPT", cioè come una sorta di "trasformatore di impedenza" bidirezionale).

In presenza di un carico esterno non trascurabile l'SRPP tende cioè ad essere sostanzialmente equivalente ad un semplice stadio SE (a catodo comune) che utilizzi un tubo molto più "robusto" di quelli effettivamente impiegati, cioè con impedenza interna (rp) molto più bassa.

Quindi, anche se non tiene fede al proprio nome (non è propriamente un "push-pull"), se dimensionato correttamente l'SRPP è in grado di funzionare benissimo con qualsiasi carico. ;)

Tant'è vero che un certo Bartolomeo Aloia lo usa (tanto nel "piccolo" GY50 quanto nel suo ampli di punta, l'ST2000) per pilotare direttamente le sue tipiche "triplette" darlington di BJT in uscita. Che non costituiscono certo un carico facile (né tanto meno costante). Ed un certo Diego Nardi è diventato famoso con il suo pre "linea 22" che, in quanto tale, deve poter pilotare senza scomporsi carichi (cavi+finali) sconosciuti e spesso tutt'altro che facili. Il mondo poi è pieno di rinomati ampli cuffia che usano uno stadio di uscita SRPP, per non parlare di chi ha usato con successo e soddisfazione quella configurazione perfino per pilotare i diffusori, sia con che senza TU. Tra questi anche il "nostro" Ivo che, molti anni or sono, al primo contest di AFDT presentò un finale SRPP di PCL82 (con TU) che riscosse approvazione unanime da parte dei presenti. E volendo potremmo annoverare nel conto anche il mio "PowerTotem", che estremizza il concetto rinunciando pressoché completamente a qualsiasi velleità di funzionamento push-pull utilizzando due tubi completamente diversi per la parte "bassa" e quella "alta"... ;)
Ciao, Paolo.

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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da trini »

Grazie Unixman per la spiegazione e per il cazziatone soft :rofl: .
Mi ero limitato al primo articolo in cui Broskie analizza lo SRPP, poi è arrivato anche questo: http://www.tubecad.com/articles_2002/SR ... index.html e per le mie conoscenze, mi si sono confuse ancora di più le idee.
Qui comunque scrive: The moral
The load impedance is part of the circuit and to assume that it isn't can only lead to a misunderstanding of how the circuit functions. For example, a load impedance of 1-ohm leaves only the intermediate resistor's value plus 1-ohm as the bottom triode's loading impedance, hardly a great constant current source in even the most liberal view.
In più ha scritto altre volte dello SRPP.
Faccio un lavoro in cui le definizioni sono molto importanti e dovrebbero racchiudere in poche parole una "verità" invariabile, per cui in questo la mia elasticità mentale è certamente limitata :sweat: .
Rimanendo al risultato finale, il dubbio che ho è se un SRPP "ben dimensionato" su un carico di 50 Kohm possa funzionare altrettanto bene su un carico di 1 K o meno, senza cambiare il valore di nessun componente. Ovvero se il funzionamento passa da PP a SE può anche non essere importante, ma veramente la "purezza" del segnale in uscita non cambia?
Mi ricordo di avere letto anche di un dimensionamento "aperiodico" dello SRPP che scavalcava almeno in parte questo problema; devo ritrovare l'articolo.
UnixMan ha scritto:Tant'è vero che un certo Bartolomeo Aloia lo usa.....
E continua ad usarlo anche nel nuovo progetto Antu che dovrebbe essere( anzi certamente è) un'altra delle sue "perle" soniche( ogni volta che ho ascoltato le sue elettroniche sono rimasto sempre stupito dalla estrema qualità del suono).
Non mi passa neanche per l'anticamera del cervello di criticare in nessuna maniera i suoi progetti ottimizzati fino all'ultima virgola, o di altri se è per questo.
E' allora possibile che la sensazione di "gracilino" riportata da francoiacc possa essere superata usando 2 6SN7 con i triodi in parallelo, mantenendo la circuitazione SRPP?

Ciao e ancora grazie per la tua disponibilità, Trini
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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da francoiacc »

Palo, grazie mile per il tuo chiarimento. Il totem pole che menzioni l'ho visto in giro per la rete, ricordo qualcosa con una d3A come valvola alta e 6N6P come valova bassa. E' una delle soluzioni che piu' mi piace e che tengo seriemente in considerazione per una futura realizzazione.
Io tra l'altro avevo gia' letto l'articolo di Broskie e sincermanete non mi sono poi ritrovato nel discorso pratico.
Allora partiamo da un presupposto fondamentale, che poi e' solo ed unicamente una mia limitazione. Per motivi logistici mi ritrovo ad utilizzare molto LTSpice prima di procedure ad una modifica, in quanto ogni volta che devo mettere in campo saldatore, componenti e quant'altro e' abbastanza problematico, quindi cerco di arrivare alla fase pratica con una buona probabilita' di successo. Vorrei quindi diradare ogni dubbio sul fatto che credo ciecamente ai valori di simulazioni, cerco solo di capire fino a che punto, almeno teoricamente, una modifca possa avere senso o meno.
Tornando all'SRPP, in pratica dopo aver fatto diverse simulazioni, con quanto veniva fuori dall'articolo di Broskie non mi ritrovavo poi piu' di tanto. Sinceramente non ridcordo esattamente la martematica fatta ma considerando una impedenza di carico di 220K (giusto??) non mi ritrovavo con un valore a mio parere importante, circa Vb/2 sull'anodo del triodo basso. Ecco quindi che mi sono tirarto fuori lo schema che ho poi implementato (poi ho scoperto di aver scoperto l'acqua calda perche' in pratica e' lo stadio pilota del Triodino III !).
Sincermante di suonare suona, le voci sono belle nitide e definite e nonostante I proletari Hammond 1627SEA ho anche dei bei bassi. Credo che il mio sia piu' un cruccio teorico che pratico: 6mA di corrente che pilotano una 300B.
Da qui la mia idea di trovare qualcosa di piu' generoso per la finale. Ora puo' essere che le mie considerazioni sono tutte delle perfette idiozie motivo per cui sono qui a chiedere e ad approfondire.
Sono arrivato anche all'idea delle 2 6SN7 con i triodi in parallelo, non so se ho sbagliato qualcosa ma la corrente non aumenta.
Comunque non mi aspetto che qualcono mi dica che uno stadio suono meglio di un'atro ma quanto meno se sono completamente fuori binario o meno.
BTW, da quando ho iniziato questo thread grazie ai numerosi contributi i trecentobbi' sono crescuiti .... e tanto! Ma noi non ci accontentiamo mai. Quindi stavolta vado fino in fondo, sto' cercando di far funzionare i c4s e fare una tartura sommaria prima di montarli nei finali. Tuttavia sara' l'eta che avanza ma ancora non mi funziona :devil: (vedi 2 post sopra)
Francesco

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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da UnixMan »

trini ha scritto:Qui comunque scrive: The moral
The load impedance is part of the circuit and to assume that it isn't can only lead to a misunderstanding of how the circuit functions. For example, a load impedance of 1-ohm leaves only the intermediate resistor's value plus 1-ohm as the bottom triode's loading impedance, hardly a great constant current source in even the most liberal view.
verissimo. Infatti il carico (esterno) è di fatto parte integrante del circuito... né più né meno come lo è per qualsiasi altra configurazione! ;)

Un circuito che imponga una tensione (o una corrente) su un carico esterno ed il cui funzionamento sia completamente indipendente dal carico stesso semplicemente non esiste (e non può esistere).

Ad es., in un normale SE, dal punto di vista del segnale (di solito non per la DC) il carico è in parallelo al resistore (o induttore, o CCS) di carico anodico. Idem per un cathode follower (in cui è in parallelo al "carico" posto sotto il catodo). In virtù del NFB il follower risulta "meno sensibile" al carico rispetto alla configurazione con catodo a massa, ma non per questo un follower può essere considerato "indipendente" dal carico. Provati a mettere un carico di 1 Ohm sull'uscita di un cathode follower e vedi cosa succede... :wasntme:
trini ha scritto:Rimanendo al risultato finale, il dubbio che ho è se un SRPP "ben dimensionato" su un carico di 50 Kohm possa funzionare altrettanto bene su un carico di 1 K o meno, senza cambiare il valore di nessun componente.
ovviamente NO. Casomai è vero il contrario: se hai un SRPP dimensionato per lavorare bene su 1K, questo funzionerà bene anche su 50K. Il contrario ovviamente non è vero. Devi sempre dimensionare per il caso "peggiore" possibile. Né più né meno come per qualsiasi altra configurazione.
trini ha scritto:E' allora possibile che la sensazione di "gracilino" riportata da francoiacc possa essere superata usando 2 6SN7 con i triodi in parallelo, mantenendo la circuitazione SRPP?
bisognerebbe capire da cosa dipende quella sensazione... purtroppo capirlo potrebbe non essere affatto banale.

Non che ritenga che il SRPP sia necessariamente la configurazione più indicata per quello scopo, ma la 6SN7 non è certo un tubo "debole". Dubito che la causa del problema riscontrato sia quella (e temo sia ancora meno probabile che un eventuale "raddoppio" dei triodi possa risolverlo).

Se il circuito è tecnicamente a posto (non ci sono problemi macroscopici di risposta in frequenza e/o rotazioni di fase esagerate in banda, distorsioni eccessive, alimentazioni che "si siedono", ecc), le possibili cause sono innumerevoli. E nascondersi nei dettagli più improbabili ed inaspettati.

Nell'audio ci sono una infinità di "effetti" diversi (molti dei quali sfuggono completamente alla mia comprensione... e temo non solo alla mia) che influenzano in modi difficilmente prevedibili le sensazioni d'ascolto. Qualcuno ad es. sa forse spiegarmi perché sostituire pochi cm di un banale pezzo di conduttore di un tipo con uno di un altro (a volte) può letteralmente stravolgere il "suono" di un apparecchio, sebbene (ovviamente) alle misure non cambi assolutamente nulla? :tmi:

So per esperienza che è così, ma il motivo per me resta un mistero più buio della materia oscura.

P.S.: mi ricordate qual è lo schema completo attuale dell'ampli? Il topic è lungo, la mia memoria corta e di schemi ne sono apparsi una infinità... :oops:
Ciao, Paolo.

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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da UnixMan »

francoiacc ha scritto:Il totem pole che menzioni l'ho visto in giro per la rete, ricordo qualcosa con una d3A come valvola alta e 6N6P come valova bassa.
mmh, no... io mi riferivo a questo: http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... f=1&t=1049 :)
francoiacc ha scritto: Sinceramente non ridcordo esattamente la martematica fatta ma considerando una impedenza di carico di 220K (giusto??) non mi ritrovavo con un valore a mio parere importante, circa Vb/2 sull'anodo del triodo basso.
non capisco cosa vuoi dire: che c'entra il valore del carico "esterno" (che presumo sia accoppiato in AC) con la DC a riposo?

BTW: che a riposo ci sia circa Vb/2 sull'anodo della valvola "bassa" (e sul catodo di quella "alta") del SRPP è perfettamente corretto. È proprio così che deve essere...
francoiacc ha scritto:Ecco quindi che mi sono tirarto fuori lo schema che ho poi implementato (poi ho scoperto di aver scoperto l'acqua calda perche' in pratica e' lo stadio pilota del Triodino III !).
mmh, se non ricordo male quello non era un SRPP ma un "mu-follower". Che sono due cose ben diverse.

Nel SRPP l'uscita è sul catodo della valvola "alta" e quella bassa vede un carico "ridotto" (cioè con impedenza maggiore) in funzione del guadagno (in corrente) del follower "soprastante".

Al contrario, nel "u-follower" l'uscita è sull'anodo del tubo basso. Questo ne fa banalmente uno stadio SE a catodo comune con carico anodico attivo (in pratica una versione primitiva e poco efficacie di CCS... che già andrebbe molto meglio se il tubo alto fosse un pentodo anziché un triodo).

Ovviamente, nel "u-follower" il tubo basso vede per intero il carico "esterno" applicato (è quello che stabilisce la retta di carico dinamica).

Discorso analogo per l'impedenza di uscita. Nel SRPP questa è data dalla rp del tubo basso divisa per il guadagno (in corrente) del cathode follower soprastante, mentre nel mu-follower l'impedenza di uscita è sostanzialmente coincidente con la rp del tubo basso (quindi molto più alta).

Su carichi pesanti o "difficili" il SRPP è quindi molto più lineare ed efficacie del u-follower, che è invece preferibile (solo) quando si ha a che fare con carichi facili e di impedenza elevata.
francoiacc ha scritto:Sincermante di suonare suona, le voci sono belle nitide e definite e nonostante I proletari Hammond 1627SEA ho anche dei bei bassi. Credo che il mio sia piu' un cruccio teorico che pratico: 6mA di corrente che pilotano una 300B.
6mA sono un po' pochini. Non tanto per la griglia della 300B, quanto per le 6SN7. Che (dissipazione permettendo) quasi certamente "gradirebbero" di lavorare con correnti un po' più alte, sui 10 -:- 15 mA.
francoiacc ha scritto:Sono arrivato anche all'idea delle 2 6SN7 con i triodi in parallelo, non so se ho sbagliato qualcosa ma la corrente non aumenta.
decisamente hai sbagliato qualcosa... ovviamente dovresti ottenere una corrente doppia. Se metti due triodi in parallelo (sia sotto che sopra) devi dimezzare il valore dei due resistori in serie ai catodi. Se invece polarizzi il triodo basso a tensione costante (con diodi/LED/Zener o batterie in luogo del solito R//C) devi dimezzare solo il valore del resistore in serie tra l'anodo del tubo basso ed il catodo di quello alto.

A prescindere che si tratti di un totem semplice o "doppio" (con due tubi in parallelo sopra e sotto), la caduta di tensione ai capi del resistore posto tra il catodo del tubo "alto" e l'anodo di quello "basso" deve essere uguale alla tensione di polarizzazione catodica (Vgk) del tubo basso, mentre le tensioni (Vak) ai capi dei due triodi devono essere uguali tra loro e pari a circa Vb/2.

Per il dimensionamento del circuito ti conviene partire simulando con la polarizzazione automatica (R//C sotto al catodo del tubo basso), utilizzando ovviamente valori uguali per i due resistori e scegliendo il valore in modo che la corrente che scorre determini una dissipazione anodica dei tubi (Ia*Vak, circa uguale a Ia*Vb/2) pari a circa il (non più del) 75% della dissipazione max.

A quel punto verifichi la tensione ai capi dei resistori sui catodi e cerchi una configurazione di diodi/LED o zener che ti dia all'incirca la stessa tensione da mettere al posto del R//C sotto al catodo del tubo "basso".

Dopo di che sostituisci la polarizzazione del tubo basso e ripeti le simulazioni, eventualmente aggiustando leggermente il valore della R "di mezzo" in modo che le tensioni (=Vgk) dei due tubi siano uguali. Va da se che a questo punto anche le Vak devono essere uguali e pari a (Vb - 2*Vgk)/2.
Ciao, Paolo.

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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da francoiacc »

UnixMan ha scritto:non capisco cosa vuoi dire: che c'entra il valore del carico "esterno" (che presumo sia accoppiato in AC) con la DC a riposo?
E quindi quale sarebbe il carico visto dallo stadio pilota ?
UnixMan ha scritto:mmh, se non ricordo male quello non era un SRPP ma un "mu-follower". Che sono due cose ben diverse.
Difatti, assolutamente diversi, solo che ricordavo di aver visto un SRPP da qualche parte sugli schemi di Megahertz, comunque il triodino effettivamente ha un mu follower, me lo sono appena andato a riguardare!

Punto della situazione.

Sono partito da qui:
SchemaAmpli.jpg
SchemaPSU.jpg
Questa è la versione attualmente in funzione:
300B-V2.jpg
Vorrei fare queste due modifiche e su cui chiedo qualche commento:

Nuovo stadio pilota:
Pallelo_6J5.png
Stabilizzazione anodica:
stabilizzazione.png
Alla luce delle tue spiagazioni mi rivedo anche un po l'SRPP.
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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da trini »

francoiacc ha scritto:Alla luce delle tue spiagazioni mi rivedo anche un po l'SRPP.
Mi sembra che ci sia qualcosa che non va. Il condensatore di accoppiamento è un po' basso, lo porterei ad almeno 0,33 uF, meglio 0,47uF per non pensarci più (o quasi). Come altra cosa potresti provare a diminuire la R12 (1K) fino a 500 ohm.

Poi direi che in parallelo alla res bassa da 390K del partitore per il riferimento dei filamenti ci debba andare un cap da almeno 47 uF/350-400V per stare sicuri. In più ho visto che hai fatto un riferimento a metà tensione di alimentazione; in realtà sarebbe forse meglio che scegliessi una tensione di almeno 40-50V superiore a quella del catodo alto; la ciliegina sulla torta per questa parte del circuito sarebbe di sollevare anche il filamento della valvola bassa, sempre di 40-50 V.
Vedi se hai voglia di modificare lo SRPP prima di passare ad altro.

Ciao, Trini

P.S. Un diodo separatore prima di R6 lo metterei al volo.
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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da francoiacc »

Trini ha scritto: Il condensatore di accoppiamento è un po' basso, lo porterei ad almeno 0,33 uF, meglio 0,47uF per non pensarci più (o quasi).
Mi dispiace un po dover togliere I Munforf Silver/Oil che uso, comuqnue se proprio devo, qualche consiglio se andare su qualcosa di diverso o rimanere sui mundorf ?

Grazie
Francesco

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Re: Il solito trecentobi

Messaggio da UnixMan »

francoiacc ha scritto:E quindi quale sarebbe il carico visto dallo stadio pilota ?
il carico "esterno" visto dallo stadio pilota (da non confondersi con i carichi statici e dinamici dei tubi che lo compongono, che dipendono anche da -ma non coincidono con- quello) è costituito dall'impedenza di ingresso dello stadio finale.

Nel caso di un tipico stadio finale SET (con catodo a massa e senza NFB locale) questa è data approssimativamente dal parallelo della Rg (della finale) con la reattanza capacitiva delle relative capacità di griglia (Cga+Cgk), tenuto conto dell'effetto Miller (la capacità "fisica" del tubo va moltiplicata per il guadagno in tensione dello stadio). A questo andrebbe aggiunta anche l'impedenza dinamica (non lineare...) dovuta alle correnti di griglia (che però per Vgk<0 e tubi in buone condizioni è solitamente trascurabile).
francoiacc ha scritto: [...] ricordavo di aver visto un SRPP da qualche parte sugli schemi di Megahertz, comunque il triodino effettivamente ha un mu follower, me lo sono appena andato a riguardare!
se non ricordo male ne erano state pubblicate diverse versioni, con driver sia u-follower che SRPP.
francoiacc ha scritto: Questa è la versione attualmente in funzione:
[...]
quoto e sottoscrivo in toto quanto detto da Trini. :nod:

Prima di sperimentare modifiche più "invasive" proverei a lavorare un po' intorno alla configurazione attuale.
Riducendo il valore di R12 (ed eventualmente anche la tensione di polarizzazione Vgk sul triodo "basso") puoi aumentare un po' la corrente che circola nel SRPP, che male non fa.

Per quanto riguarda il condensatore di accoppiamento, i Mundorf sono senza dubbio degli ottimi componenti (peccato costino uno sproposito). Per testare l'effetto di una capacità di valore maggiore senza svenarti, prima di acquistare un altro Mundorf di valore maggiore potresti provare anche con un comune polipropilene "motor-run": costano poco e spesso suonano anche bene.

Altre alternative valide e non troppo costose potrebbero essere gli Obbligato, gli Icel, gli Arcotronics, i Jantzen rossi, ... tutti sempre PP, che in genere sono tra i più "neutri" (si fa per dire...). Poi ci sono i carta e olio; questi tendono a conferire al suono una certa "colorazione" abbastanza tipica, che può piacere o meno sia in termini di gusti soggettivi che in funzione dell'apparecchio in cui sono inseriti. Da provare.

Per quanto riguarda l'eventuale nuovo driver con mu-follower ibrido SEP, questo può senza dubbio essere una opzione valida (anche se al CCS a BJT che hai pensato di utilizzare personalmente preferisco quelli con MOSFET depletion in cascode "alla gluca").

Considera comunque che utilizzando tubi con mu non troppo basso (incluse quindi le 6SN7) l'impedenza di uscita di un SRPP "con un solo tubo" è minore di quella di un SE/mu-follower con due tubi (sezioni) in parallelo.

Cambiando driver puoi senza dubbio aspettarti delle sensibili differenze dal punto di vista del suono (non necessariamente positive o negative), ma non pensare che con i due tubi in SEP "piloti meglio" la griglia della finale rispetto alla situazione attuale.

Per quanto riguarda l'alimentazione: l'alimentatore è singolo, comune per i due canali, o è un dual-mono?

Sempre parlando di possibili modifiche ed evoluzioni, prima di provare a cambiare driver e/o alimentazione, io provvederei a fornire una bella polarizzazione fissa alla finale. IMHO, la polarizzazione "automatica" R//C è forse il limite maggiore del tuo schema attuale.

La cosa migliore sarebbe fare un piccolo alimentatore per il negativo di griglia e mettere direttamente a massa i catodi delle finali, aggiustando eventualmente la tensione anodica come richiesto dal punto di riposo (Va/Ia) ottimale (che immagino avrai già stabilito).

In alternativa potresti banalmente sostituire il gruppo R//C con uno Zener di tensione e potenza adeguate (la cosa però mi piace molto meno, dato che così non sei in grado di regolare il punto di lavoro e rischi di finire fuori da quello ottimale... sfruttando male finali e TU).

A proposito di punto di lavoro: le caratteristiche -ed il suono- dei TU, specie quelli SE (oltre che dei tubi stessi), dipendono fortemente dalla corrente che ci scorre, e quindi dal punto di riposo (DC) prescelto. Se non lo hai già fatto, potresti/dovresti provare a giocare con quello (cambiandolo entro i limiti consentiti da tubo, TU ed alimentatore).

Di solito, orientativamente (YMMV), all'aumentare della corrente anodica a riposo (in particolare all'avvicinarsi di questa ai limiti effettivi del TU) il suono tende alle sonorità "scure" ed a diventare sempre più "gonfio", "lento" e confuso, con una preponderanza dei bassi (che sono però "lunghi", poco smorzati), mentre i medi e soprattutto gli acuti divengono "opachi" ed "arretrati". Al contrario scendendo con la corrente i bassi arretrano ma divengono più veloci e controllati e complessivamente il suono tende ad "aprirsi", a diventare più "chiaro" e "luminoso", più "veloce" e "dinamico". Insomma nettamente migliore... almeno finché non si esagera nella direzione opposta. ;)
Ciao, Paolo.

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